La protesta

Sciopero Enel, lavoratori in piazza a Catanzaro: «Futuro a rischio, in Calabria investimenti sull’idrogeno green in bilico»

VIDEO | Nella nostra regione sono oltre mille gli impiegati dell'azienda leader nel settore dell'energia. Il sit-in contro il nuovo piano industriale che prevede anche un blocco delle assunzioni e l'esternalizzazione di alcuni servizi. Sindacati ricevuti in Prefettura

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di Luana  Costa
8 marzo 2024
10:55

Sciopero dei lavoratori di Enel, scesi oggi in piazza a Catanzaro per manifestare contrarietà al piano industriale di recente varato dall'azienda che opera nel settore dell'energia elettrica e del gas. In particolare, il piano prevede una diminuzione degli investimenti per la transizione ecologica e digitale, un blocco delle assunzioni e l'esternalizzazione di alcuni servizi.

I sindacati che hanno organizzato la manifestazione di protesta ritengono che questa politica possa portare nell'immediato futuro ad esuberi. In Calabria sono oltre mille gli addetti impiegati da Enel. «Oggi siamo in piazza per far retrocedere l'azienda dall'applicare un piano industriale che prevede solo tagli ed esternalizzazioni» ha dichiarato Francesco Gatto, segretario generale Filtem Cgil Calabria.


«I lavoratori sono molto preoccupati e alle nostre latitudini questa preoccupazione aumenta ancora di più perché a rischio ci sono gli investimenti in Calabria sui progetti ad idrogeno green, mancano poi investimenti sulla rete, la rete calabrese dell'energia elettrica si trova agli ultimi posti per qualità del servizio», ha aggiunto il sindacalista.

«Il gruppo Enel in questo periodo sta cambiando pelle, sta mutando la sua configurazione da azienda leader nell'elettrico in azienda prettamente finanziaria» ha aggiunto Antonino Mallone, segretario generale Flai Cisl Calabria. «Siamo scesi in piazza perché si stanno tagliando tutti gli investimenti sull'idroelettrico, dove scadranno le concessioni a breve e non sappiamo quale sarà il futuro di questo settore, sta tagliando investimenti sulla rete a discapito del servizio e sta modificando in maniera unilaterale l'orario di lavoro dei propri dipendenti».

«Enel non può deresponsabilizzarsi. Deve fare assunzioni, deve riuscire a mettere a terra investimenti importanti: oltre tre miliardi solo sulla rete e non possiamo pensare di delegare agli altri ciò che Enel deve fare. Non possiamo immaginare che le attività che servono per questo paese, per questa regione siano trasferite ad imprese terze che gestiscono i contratti in dumping, in cui la sicurezza è messa in discussione» ha dichiarato Vincenzo Celi, segretario generale Uiltec Calabria.

L'incontro in Prefettura

In occasione della protesta, i sindacati sono stati ricevuti dal capo di gabinetto della Prefettura, Vito Turco, insieme ad alcuni funzionari prefettizi. La partecipazione allo sciopero nazionale indetto contro le politiche industriali dell’Enel ha superato in Calabria le aspettative più rosee, con ben oltre il 90% di adesioni, fanno sapere le organizzazioni sindacali. Davanti al Palazzo di Governo di Catanzaro erano presenti anche i segretari generali Calabria di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo 

 

 

Giornalista
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