Un denso fumo nero da diverse ore sta intossicando il cielo di Lamezia Terme. L'origine è dovuta a un grosso incendio di rifiuti che ha interessato un capannone di Ecologia Oggi in contrada Palazzo vicino allo svincolo dell'autostrada.

Sul posto sono intervenute due squadre dei Vigili del fuoco, da Lamezia e da Catanzaro, per un totale di 15 uomini che da ore stanno lavorando sul rogo col supporto di due autobotti per la fornitura d'acqua.

I rifiuti stanno bruciando sia all'esterno che all'interno del capanno. Sul posto anche polizia, carabinieri e polizia locale per stabilire le dinamiche dell'incendio. Nessuna ipotesi è al momento esclusa.

Sul posto si è recato il sindaco di Lamezia Mario Murone, che ha parlato con i vigili del fuoco e i funzionari dell’Arpacal per capire la situazione e decidere eventualmente quali azioni intraprendere. Alla luce dell’accaduto, il primo cittadino ha invitato i residenti della zona a tenere precauzionalmente chiuse porte e finestre.

La nota dell’Arpacal

Sulla vicenda è arrivata anche una nota dell’Arpacal. «A partire dalle ore 15:30 di oggi – si legge –, si è sviluppato un incendio di vaste proporzioni presso un impianto destinato al trattamento e allo stoccaggio di rifiuti situato in contrada Rotoli, nel territorio comunale di Lamezia Terme».

«Il rogo – prosegue – ha coinvolto prevalentemente frazioni secche riciclabili, in particolare plastica, carta e cartone. L’intensa colonna di fumo nero visibile a distanza suggerisce la combustione di materiali polimerici e composti organici potenzialmente in grado di generare emissioni inquinanti».

«Sul posto – aggiunge l’Arpacal – stanno operando diverse squadre dei Vigili del fuoco, impegnate nelle operazioni di spegnimento e nella messa in sicurezza dell’area, al fine di contenere l’incendio e prevenire l’estensione delle fiamme ad altri cumuli di rifiuti stoccati».

«A seguito dell’evento, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria, presente sul posto dell’incendio, ha attivato le procedure di monitoraggio ambientale in emergenza – si informa nella nota –. I tecnici del dipartimento provinciale competente, in raccordo con le autorità locali e la Protezione Civile, stanno predisponendo campionamenti dell’aria per la ricerca di microinquinanti, tra cui idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), diossine, benzene e altri composti di interesse tossicologico. Parallelamente, è in corso la valutazione della ricaduta al suolo e la verifica dell’eventuale contaminazione delle acque superficiali».

«Le attività dell’Agenzia includono anche l’accertamento del rispetto delle condizioni contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) in capo al gestore dell’impianto, con particolare attenzione ai sistemi di prevenzione e contenimento adottati. Sulla base dei primi rilievi, si segnala – è scritto – un potenziale impatto sulla qualità dell’aria nel raggio di alcune centinaia di metri dal sito interessato. Le autorità competenti valuteranno l’adozione di eventuali misure precauzionali, come la limitazione delle attività all’aperto e l’invito a tenere chiuse porte e finestre, in particolare per la popolazione più esposta».

«Il sindaco di Lamezia Terme, Mario Murone, ha tempestivamente contattato il direttore Generale di Arpacal, Michelangelo Iannone, per richiedere l’immediato supporto tecnico dell’Agenzia e l’attivazione del monitoraggio straordinario», conclude la nota.