Dieta mediterranea, Grillo (Ncd) a Greco (Oliverio presidente): 'Nessuna innovazione nella proposta'

«Una legge regionale, in quanto tale, ha la capacità di definire la regolamentazione dell’intero territorio cui fa riferimento. Pertanto, la legge regionale approvata dalla scorsa amministrazione e relativa alla valorizzazione e promozione della Dieta mediterranea guarda alla Calabria nel suo insieme e non ad un singolo territorio».
14 luglio 2015
13:23

Così, Alfonso Grillo, coordinatore provinciale del Nuovo centrodestra, ex consigliere regionale, rimanda le accuse al mittente e cioè ad Orlandino Greco, capogruppo alla Regione della lista “Oliverio presidente” e ideatore, insieme a Sergi, di una proposta di legge che vorrebbe regolamentare una materia già normata. «La legge che porta la mia firma – dice Grillo – assolutamente non attenziona in merito alla Dieta il solo territorio di Nicotera. Ma, proprio in ragione degli studi scientifici effettuati in passato da Ancel Keys, individua nella città di Nicotera il cuore pulsante del modello alimentare. Indi per cui si è ritenuto di attribuire a quel territorio il ruolo di capofila. Da quanto si ha invece modo di notare, nella proposta di legge presentata emerge la chiara volontà di spostare l’asse altrove, basta leggere il comma sulla costituzione dei capisaldi per carpire che di fatto si vuole privare Nicotera di un qualcosa che storicamente le appartiene. Per me non si tratta di un mero interesse territoriale, ma di un diritto storicamente acquisito. Ed evidentemente questo non lo penso solo io. Tant’è che la legge 45/2013 è stata approvata all’unanimità, da maggioranza e opposizione. La legge esistente non per questo danneggia il resto della Calabria, che al contrario avrebbe dovuto beneficiare in blocco dei riconoscimenti ottenuti in seguito all’approvazione. Penso, sempre, all’Esposizione universale di Milano: l’attenzione verso questo tema, tra l'altro nemmeno citato nella proposta Greco, non c’è proprio stata da parte dell’amministrazione Oliverio. E questo è un fatto politico, di cui Greco dovrebbe rendere conto ai suoi. In più vorrei far notare, che nella proposta di Greco e Sergi è prevista l’istituzione di un organismo già esistente, ossia dell’Odimir. Non sono certo io a voler polemizzare – aggiunge Grillo –, anzi mi risulta che anche altri avrebbe voluto, per esempio nell’Expo, una Calabria più protagonista sui temi dell’alimentazione, che ci ha fatto guadagnare prima di Oliverio, Greco e Sergi riconoscimenti dall’Unesco e dal mondo scientifico internazionale. E a dirla tutta la proposta di Greco – prosegue – non mi appare neppure troppo innovativa, a tratti infatti ricalca l’attuale legge 45/2013. Mi preoccupano invece certe considerazioni di Greco, mi pare, infatti, di averle già sentite in quel di Cosenza, e, oggi come allora, mi sembra non reggano su niente. Io ritengo, in tutta onestà, sia più opportuno dare immediata attuazione a quanto già esistente, piuttosto che affannarsi a regolamentare qualcosa su cui ci si è espressi. Perché il rischio che si corre anche stavolta è di perdere un’occasione unica e di farla perdere, soprattutto, alle aziende, alle imprese e ai cittadini calabresi. Ad ogni modo sarò lieto di confrontarmi con Greco sul tema, dal momento che mi rivolge espresso invito. Ma faccia attenzione, perché alla fine non è detto che sia io a cambiare opinione».

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