A Scandale vincono le intimidazioni: Pingitore non si ricandida - VIDEO

Getta la spugna l'attuale sindaco del comune del crotonese: non presenterà alcuna lista per le elezioni del 10 giugno, dopo le dure minacce ricevute da alcuni componenti
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di Giuseppe Laratta
28 aprile 2018
12:13

Vincono le minacce mafiose, vincono le intimidazioni. E' questo quello che sta succedendo a Scandale, comune di circa 3000 abitanti nel crotonese, dove il sindaco Iginio Pingitore ha deciso di non ricandidarsi alle elezioni del 10 giugno prossimo, poiché negli ultimi giorni alcune candidate al consiglio comunale hanno ricevuto pesanti minacce anonime. La decisione sofferta del primo cittadino uscente è stata presa questa mattina, nonostante negli ultimi giorni – come aveva anche dichiarato ai nostri microfoni – ci fossero stati alcuni spiragli che lo avevano convinto a proseguire il percorso politico-amministrativo iniziato cinque anni fa.

 Il sindaco getta la spugna

Getta la spugna e rinuncia «non perchè ho perso l'entusiasmo – afferma – non perchè ho perso la voglia di combattere, ma devo rinunciare perchè non vedo una comunità presente che mi appoggia. Le minacce ci sono a tal punto da terrorizzare le candidate della mia lista; siccome volevo fare qualcosa di diverso, a prevalenza femminile, questo è impossibile da realizzare. E' impossibile andare avanti: quali garanzie posso dare? Come posso incoraggiare una persona a candidarsi se poi all'indomani gli bruciano la macchina?»


 Vince l'omertà

Secondo Pingitore, purtroppo già vittima in passato di atti intimidatori, Scandale vive sotto una “cappa” e questo si riversa nella comunità, dove tutto poi diventa “normale”: «finchè vive questa omertà – continua – io non ci sto. Riunirò il gruppo e dirò che non si può andare avanti, poiché mi sembra superfluo; la lista non la farò, la faranno gli altri, sperando che si possa ripristinare un po' di pace».

 

In merito a questa situazione delicata, il prefetto di Crotone Cosima Di Stani ha voluto incontrare Pingitore: «ringrazio sua eccellenza per la sua vicinanza e presenza – conclude il primo cittadino – mi ha detto di andare avanti anche con otto-nove candidati in lista. Lo farei anche con una sola persona, però non posso perchè c'è di mezzo la famiglia e non posso metterli a rischio. Il prefetto ci darà sicuramente una mano, attiverà maggiormente le Forze di Polizia affinchè qualcosa possa emergere».

 

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Giornalista
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