Gentile pronto a diventare vice ministro allo Sviluppo Economico?

Dopo aver già incassato la vicepresidenza della Commissione 'Giustizia' del Senato con Nico D’Ascola, gli alfaniani calabresi potrebbero entrare nel governo a tutti gli effetti
di Riccardo Tripepi
26 gennaio 2016
22:00

Il futuro Partito della Nazione sembra essere lo sfondo sul quale si stanno muovendo sia gli esponenti del Pd, che quelli del Nuovo Centrodestra. L’accelerazione nel suo processo di costituzione che pare trovare fondamento anche nelle recenti dichiarazioni di Ernesto Magorno che ha parlato della necessità di procedere ad un “allargamento della coalizione di centrosinistra”, potrebbe avere conseguenze immediate e pesanti sulla politica calabrese e cosentina.
Intanto per quel che attiene il futuro rimpasto dell’esecutivo nazionale, per Tonino Gentile si inizia a parlare di qualcosa in più rispetto alla semplice carica di sottosegretario. Dopo aver già incassato la vicepresidenza della Commissione “Giustizia” del Senato con Nico D’Ascola, gli alfaniani calabresi potrebbe entrare nel governo a tutti gli effetti. E non con Dorina Bianchi al posto della Lanzetta al Ministero per gli Affari regionali, come in un primo momento si era pensato. La pista che porta alla Bianchi sembra essersi raffreddata nell’ultimo periodo, a vantaggio dell’ipotesi secondo la quale Gentile parrebbe essere pronto a diventare vice ministro allo Sviluppo Economico. Un segnale tangibile di riconoscimento al lavoro fin qui svolto dai senatori calabresi che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno al governo Renzi, soprattutto nei momenti più delicati della legislatura, e di rinsaldamento dell’asse con Angelino Alfano che ormai non ha altra via d’uscita che l’adesione al Partito della nazione.
Gli accordi di livello nazionale, poi, potrebbero essere rafforzati anche per un’altra via che concerne anche le prossime elezioni amministrative di Cosenza. I Gentile che hanno da tempo consumato una rottura senza possibilità di recupero con la coordinatrice regionale di Fi Jole Santelli e i fratelli Occhiuto, sarebbero ben lieti di appoggiare con tutta la loro potenza elettorale la corsa di un candidato unico del Pd e fare uno sgarbo agli ex alleati. Soprattutto se il candidato non fosse propriamente un esponente di partito e magari fosse indicato direttamente dal premier Renzi. Un identikit che sembra calzare a pennello su Lucio Presta, il manager delle dive che da tempo ha annunciato la sua volontà di correre alle prossime elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale cosentina.
La via sarebbe assai comoda anche per il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno che potrebbe sperare di levarsi l’impiccio delle primarie con una conta all’ultimo voto che difficilmente finirebbe con il premiare il candidato renziano. Al momento i diplomatici sono allo studio delle possibilità. Per realizzare il disegno occorre convincere Guccione e Paolini che, però, hanno già annunciato di volersi candidare alle primarie (l’annuncio è di Paolini con la regia di Guccione).
Il segretario continua a tacere e prende tempo sperando che la suggestione del Partito della Nazione (insieme ad adeguate contropartite per Guccione) possano riuscire a fare il miracolo.


Riccardo Tripepi


 

Giornalista
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