L’intervista

No all’Autonomia differenziata, Loiero: «Resa dei conti nella Lega a spese del Mezzogiorno»

VIDEO | L'ex governatore calabrese era Ministro per gli affari regionali ai tempi della riforma del Titolo V della Costituzione. Stoccata a Roberto Occhiuto: «Lavora contro il suo stesso territorio»

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di Salvatore Bruno
11 giugno 2023
20:00

C'era anche Agazio Loiero, più volte parlamentare con incarichi di governo e presidente della Regione tra il 2005 ed il 2010, tra le migliaia di persone scese in piazza a Cosenza contro l'autonomia differenziata.

Riforma costituzionale affrettata

Nel 2001, quando è andata in porto la riforma del Titolo V della Costituzione da cui oggi, ad oltre vent'anni di distanza, scaturiscono le pretese leghiste di trasferire alcune importanti competenze agli enti decentrati, Loiero era Ministro per gli Affari Regionali, con Giuliano Amato Presidente del Consiglio. Quella modifica della Carta Fondamentale della Repubblica, poi confermata da un referendum, fu condotta in porto in fretta e furia e con un margine di maggioranza risicatissimo. Esattamente il contrario delle modalità con le quali lo Stato dovrebbe mettere mano alla Costituzione.


Contentino a Bossi

Ma si era sul finire della legislatura e, paradossalmente, bisognava frenare le spinte separatiste della Lega di Bossi, forte allora di un consenso nazionale di poco più del dieci percento ma concentrato soprattutto in Lombardia, Veneto ed altre regioni ricche del Nord, dove il pericolo di una secessione non era poi così blando. Il centrosinistra ha allora cercato una soluzione cedendo alle richieste di quel partito per frenare la spinta disgregatrice che era riuscito a generare.

Controsenso del Governo

«Oggi il controsenso – afferma Loiero -  è la presenza di un Governo che vorrebbe un presidenzialismo forte ma nel frattempo avalla la cessione di importanti competenze alla Regioni. La mia impressione è che su questo terreno si stia giocando una resa dei conti nella Lega a spese del Meridione. L'autonomia differenziata è tornata di attualità su impulso del presidente del Veneto Luca Zaia, dopo che Salvini, da vicepresidente del primo Governo Conte, l'ha tenuta in un cassetto. Fa paura che i bisticci di uomini non di dimensioni gigantesche possano disgregare l'Italia. Occhiuto? Lavora contro il suo stesso territorio».

 

Giornalista
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