Ancora schermaglie

Pd cosentino lacerato dalle correnti interne, Bevacqua e Iacucci contro il segretario Pecoraro

Il giovane esponente dem alla guida provinciale del partito invita i consiglieri regionali a lasciare da parte «divisioni e fronde mettendosi al servizio della comunità democratica»

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di Antonio Clausi
24 agosto 2023
14:58
Franco Iacucci, Vittorio Pecoraro e Mimmo Bevacqua
Franco Iacucci, Vittorio Pecoraro e Mimmo Bevacqua

Schermaglie e nessuno spiraglio, ad oggi, di ricucire rapporti tesi. Nel Pd cosentino sono tornati da qualche mese a galla forti tensioni interne dovute alla composizione della segreteria di Vittorio Pecoraro. Come noto, l’asse che regge in questo momento il partito nell’area bruzia è quello Guccione-Bruno Bossio-Adamo. Situazione che ai consiglieri regionali Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci non va bene. La frattura è netta, tanto che alle prime due serate dell’estate militante del Pd bruzio si contavano le assenze. 

Ad Acri, alla Festa dell’Unità, si sono si sono presentati solo gli esponenti delle correnti sopracitate e il senatore Nicola Irto, a cui Pecoraro ha manifestato forte indisposizione per la chiusura manifestata a più riprese dai due colleghi più navigati, che nel frattempo dalla loro hanno portato anche Maria Locanto e Antonio Tursi.


Ad Acri gli ospiti d’onore sono stati l’ex ministra dei Trasporti Paola De Micheli e proprio Irto. Gli argomenti toccati sono stati i cavalli di battaglia del Pd nazionale, lavoro e salario minimo, ma si è parlato anche di Sanità calabrese, l’argomento su cui i democrat bruzi punzecchiano Occhiuto da mesi.

Bevacqua e Iacucci non sono intenzionati a partecipare ad alcuna Festa dell’Unità in presenza del segretario Pecoraro, tanto che specialmente il capogruppo Pd in Regione pubblicizza sui social iniziative parallele a cui dà il proprio contributo. Hanno interlocuzioni romane, con esponenti vicini ad Elly Schelin, a cui espongono di continuo le proprie remore. 

Lo stesso, però, fa chi ha il partito in mano nel nord della Calabria. L’interlocutore principale in questo caso è Peppe Provenzano, ex ministro per il Sud e la Coesione territoriale, e non è da escludere che alla lunga ci scappi una candidatura alle europee per qualche cosentino. Candidatura che, al netto dei numeri del Pd nella nostra regione, sarebbe pressoché di rappresentanza.

Pecoraro, tuttavia, nel pomeriggio ha provato ad offrire il calumet della pace. «La loro assenza si è già verificata in occasione dell’iniziativa sulla sanità e sull’autonomia differenziata, alla quale era presente il responsabile nazionale PD Mezzogiorno Marco Sarracino, e dell’iniziativa sul debito sanitario nazionale con Antonio Misiani, responsabile nazionale PD Economia. «Rivolgiamo loro un appello sincero e rispettoso – ha evidenziato - lasciate da parte divisioni e fronde e mettetevi con sincerità e generosità al servizio della grande comunità democratica cosentina, senza riserve e pregiudizi».

Poi l’invito diretto a Bevacqua e Iacucci, in vista delle amministrative di Corigliano Rossano e delle europee, «a partecipare alla prossima riunione della segreteria provinciale per un confronto franco volto a conoscere nel profondo la motivazione delle loro valutazioni di auto-sospensione de facto dalla vita del partito e per ripartire finalmente insieme, mettendo da parte la stagione degli aventini». Parole che non verranno prese in considerazione, almeno considerando la prima reazione avuta dai consiglieri democrat.

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