“Occhiuto tenta di far calare il silenzio sul rogo di Cosenza”

È quanto sostenuto dal gruppo consiliare del Pd della città bruzia. “Tentativo di minimizzare sulla distruzione del patrimonio librario e dei beni culturali”
24 agosto 2017
18:39

“Renzi definisce sciacalli coloro che utilizzano il terremoto per criminalizzare Ischia e Napoli ma non ha mai invocato il silenzio da parte di chi, in questi giorni, ha messo all'indice l'elevato tasso di abusivismo che caratterizza l'edilizia isolana.


L'insistenza con cui il Sindaco e qualche esponente della maggioranza di Palazzo dei Bruzi tentano, invece, di far calare il silenzio sul rogo di Corso Telesio, appare davvero stupefacente e ora comincia persino a destare dubbi e sospetti inquietanti”. È quanto sostenuto dal gruppo consiliare del Pd della città bruzia.


 

“È davvero intollerabile che Occhiuto si adiri e monti su tutte le furie soltanto perché da subito il PD ha chiesto che si facesse piena luce su questa tremenda tragedia. Il popolare proverbio "aria chiara non ha paura dei tuoni" dovrebbe indurre il Sindaco alla massima trasparenza. Del resto, è vero o non è vero che, se dovessero essere confermate le ultime indiscrezioni sulla natura dolosa dell'incendio ad essere smentita è la versione che Occhiuto ha tentato di veicolare subito dopo la tragedia?


È stato palese il cinico tentativo di scaricare sulla disabilità delle tre povere vittime la causa del rogo. Ora, invece, l'ipotesi che sta prendendo corpo pare sia il sospetto che l'incendio sia stato appiccato dall'esterno di quella casa.


Comunque, per quanto ci riguarda, ribadiamo ancora una volta piena fiducia nell'azione della magistratura per l'accertamento della dinamica che ha causato l'immane tragedia.


Parimenti, però, riteniamo che vada fatta chiarezza intorno ad alcuni punti che, a nostro avviso, non sono ininfluenti per verificare la sussistenza di responsabilità amministrative comunali.


Oltretutto, Occhiuto non può negare che egli, personalmente, ha avuto un ruolo diretto nel promuovere l'insediamento della "Residenza Ruggì d'Aragona" nei locali di Palazzo Compagna.


Ora, sarebbe omissivo o addirittura omertoso non esplicitare alla città il tipo di rapporto che intercorre tra Palazzo dei Bruzi e la "Residenza Ruggì d'Aragona".


Si vuole chiarire alla città perché il video della cerimonia di inaugurazione della "RRA" è stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune ?
Si vuole chiarire qual è il rapporto tra il signor Renato Nuzzolo e il Comune dal momento che ad egli è stata affidata, come si evince dal video, la presentazione ufficiale di quell'evento?


Basta cliccare su http://www.comune.cosenza.gov.it/archivio30_i-nostri-video_0_706_1248_4.html per guardare il video e rendersene conto. E poi, ancora, in virtù di quali atti il Sindaco mette a disposizione dell'Università della Calabria, con stipula di apposita convenzione, proprio quei locali per lo svolgimento delle sedute di laurea?


Questi interrogativi non possono essere lasciati inevasi. È necessario che il Sindaco informi e chiarisca in Consiglio comunale.
È altrettanto doveroso, inoltre, che si faccia chiarezza sulla questione del patrimonio storico-culturale andato in fumo.
Nel video pubblicato sul sito del Comune si fa sfoggio del museo privato. Dopo l'incendio, invece, si susseguono dichiarazioni pubbliche sempre più contrastanti da parte dei protagonisti di questa vicenda.


Emerge un evidente contrasto tra il Sindaco e il signor Nuzzolo da una parte e le dichiarazioni che il signor Roberto Bilotti ha rilasciato nell'immediatezza dello scoppio dell'incendio. Da queste dichiarazioni – conclude la nota - si coglie chiaramente il tentativo nell'atteggiamento di Palazzo dei Bruzi di voler minimizzare sulla distruzione del patrimonio librario e dei beni culturali”.

 

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