Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Pasquale La Gamba conferma l’intenzione di non partecipare alla tornata elettorale del 12 dicembre come già annunciato da Forza Italia: «Il Partito democratico invece ha sete di potere»
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Fuori un altro. Anche Fratelli d’Italia annuncia ufficialmente che non presenterà liste in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale del 12 dicembre prossimo. È quanto spiega una nota del coordinatore provinciale Pasquale La Gamba: «Fratelli d’Italia, da sempre impegnata con lealtà e coerenza nei confronti dei propri elettori e degli alleati, ha deciso di non prendere parte a un’elezione che appare finalizzata unicamente a soddisfare la volontà di un presidente che, sin dal primo giorno del suo mandato, ha scelto di accordarsi con il centrosinistra, tradendo lo spirito di chiarezza e correttezza che dovrebbe guidare amministratori e rappresentanti istituzionali».
Fdi Vibo spiega che «già nel 2024, quando il presidente L’Andolina decise di nominare un esponente del Pd come suo vicepresidente, il nostro partito ritenne doveroso prendere le distanze da questa amministrazione provinciale».
«Oggi accogliamo con favore che anche altre forze del centrodestra abbiano assunto posizioni analoghe alle nostre – continua la nota, alludendo in particolare alla decisione assunta da Forza Italia -. Non si può evitare, ancora una volta, di evidenziare l’incoerenza e il doppio volto del Pd: da un lato invita i propri consiglieri comunali di Zambrone a promuovere le dimissioni all’interno dell’amministrazione pur di far decadere L’Andolina; dall’altro manifesta una chiara sete di potere presentando una lista per le provinciali con candidati scelti per riconquistare il solito podio dell’inciucio e della trasversalità, distribuendo incarichi ai propri dirigenti accanto al presidente della provincia».
Dunque, le conclusioni: «Pertanto, Fratelli d’Italia non parteciperà a questa consultazione, ritenendo che le dinamiche messe in atto non rispecchino né la trasparenza né la linearità politica che il partito garantisce da sempre ai cittadini. La totale assenza di iniziativa politica e amministrativa di questo governo provinciale è evidente anche in una mancata e concreta presa di posizione sull’allarmante volontà espressa da alcuni comuni dell’area montana di tornare sotto la provincia di Catanzaro».



