«Trovi un posto al cimitero», minacce all'ex candidato di Lamezia che ha inguaiato i consiglieri comunali

Messaggio intimidatorio per Vincenzo Ruberto. Che ha svelato lo scandalo dei tributi non pagati. Intanto la Procura indaga anche sulle presunte false autocertificazioni che avrebbero firmato alcuni membri dell’assise

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di Tiziana Bagnato
13 luglio 2020
17:47

Posizioni debitorie con il Comune, tributi non dovuti, tributi pagati ma che all’amministrazione non risultano. In quel guazzabuglio poco dignitoso che si sta rivelando la vicenda che riguarda una manciata di consiglieri comunali di maggioranza e opposizione che rischiano di lasciare lo scranno in consiglio comunale, a segnare una linea di demarcazione importante sono le minacce ricevute da chi ha dato il via ai controlli.

 


Si tratta del candidato all’assise Vincenzo Ruberto che ha trovato sul suo parabrezza un foglio anonimo in cui lettere ritagliate dai giornali (stile sequestri anni Novanta) componevano il seguente messaggio: «O vicì… e fatti i ca… tua… u postu lo trovi al cimitero». Immediata la denuncia, la Procura sta indagando.

 

E si indaga anche sul vaso scoperchiato dal primo dei non eletti dell’Udc perché, prima della proclamazione i consiglieri eletti sono stati invitati a firmare un’autocertificazione relativa proprio alla mancanza di posizioni debitorie con il Comune. Qualcuno avrebbe, quindi, certificato il falso.

La vicinanza di Piccioni

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere Rosario Piccioni: «Il messaggio ritrovato sull’auto del candidato consigliere alle scorse amministrative Vincenzo Ruberto è un episodio inquietante, rispetto al quale come forze politiche non possiamo far finta di niente. Certamente spetterà alla magistratura verificare la natura del messaggio sul quale ci auguriamo si faccia piena chiarezza. Senza voler entrare in questa sede nel merito delle presunte incompatibilità, che verranno discusse a breve nelle sedi opportune, episodi di questo tipo, in una realtà estremamente difficile come Lamezia, ci richiamano a tenere sempre alta l’attenzione e a non abbassare la guardia».

 


«A Vincenzo Ruberto - aggiunge - esprimo solidarietà e vicinanza con l’augurio che tutti, a prescindere dalle diverse posizioni, ci impegniamo con ogni mezzo per salvaguardare la legalità e reagire ad episodi come questi che rappresentano ferite per la democrazia e la libertà di una comunità».

Giornalista
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