La donazione di organi non è incompatibile con la morale cristiana, parola del presidente della CEC

Vincenzo Bertolone chiarisce la posizione della Chiesa e non lascia spazio a equivoci
di Rosaria Giovannone
1 novembre 2017
12:46

«La Chiesa cattolica non è assolutamente contraria alla donazione d’organi, anzi non solo la ritiene come compatibile con la morale cristiana, ma la considera un atto di altruismo, nobile e meritorio da incoraggiare come manifestazione di generosa solidarietà». Il presidente della Conferenza episcopale calabra, Vincenzo Bertolone, vuole attirare l’attenzione delle comunità parrocchiali.

Nessun equivoco sulla donazione di organi

Nessun equivoco sussiste e anche «il Catechismo - aggiunge - della Chiesa cattolica ce lo ricorda: ‘Il trapianto di organi è conforme alla legge morale se i danni e i rischi fisici e psichici in cui incorre il donatore sono proporzionati al bene che si cerca per il destinatario. La donazione di organi dopo la morte è un atto nobile e meritorio ed è da incoraggiare come manifestazione di generosa solidarietà’(CCC 2206).


Un’offerta gratuita di sé, senza ricompensa alcuna, per la salute e il benessere di un’altra persona. Un atto d’amore: «Nobile gesto di cui gli uomini e le donne calabresi sono capaci. Hanno un cuore aperto, ricco di grandi doti cristiane e umane che si esprimono in tutte le realtà associative, laiche ed ecclesiali, attraverso tanti valori, come la tensione al bene e il senso di solidarietà».

Il Magistero della Chiesa

Nel corso degli anni neanche il Magistero della Chiesa ci ha lasciati orfani su questo argomento. Risuonano ancora le parole di Papa Pio XII che aveva esaltato la figura di don Gnocchi: donò le sue cornee a due bimbi ciechi quando ancora non esisteva una legge in materia.

Giovanni Paolo II in Evangelium vitae, affermava che tra i gesti che concorrono ad alimentare un’autentica cultura della vita “merita un particolare apprezzamento la donazione di organi compiuta in forme eticamente accettabili, per offrire una possibilità di salute e perfino di vita a malati talvolta privi di speranza”.

Per Papa Benedetto XVI “La donazione di organi è una forma peculiare di testimonianza della carità […]. “L’atto d’amore che viene espresso con il dono dei propri organi vitali permane come una genuina testimonianza di carità che sa guardare al di là della morte perché vinca sempre la vita”.

Papa Francesco, in occasione della XX Giornata nazionale su Donazione e Trapianti di Organi, Tessuti e cellule, citando il Catechismo della Chiesa, ha affermato che “la donazione di organi è un atto nobile e meritorio”, autorizzando i membri delle associazioni presenti in Piazza San Pietro ad incoraggiare la donazione di organi per generosità, ribadendo, tuttavia, che l’utilizzo commerciale degli organi è immorale e un crimine contro l’umanità. 

"La Parola di Dio deve essere il metro di misura"

All'origine di ogni intervento di trapianto ci deve essere, ricorda Mons.  Bertolone, «una permanente e  capillare azione formativa e catechetica, nonché un’attenta vigilanza, onde evitare ambiguità, valutando tutto con il metro della Parola di Dio e dell’insegnamento ecclesiale. Quando perdiamo una persona amata è difficile, in un momento di sofferenza così profonda, pensare agli altri, pensare a qualcuno che è malato e che, se non avrà un nuovo organo, avrà un’aspettativa di vita molto bassa».

Per l’arcivescovo Bertolone la solidarietà verso il prossimo è fondamentale e«la donazione degli organi rappresenta un gesto ancora più umano e generoso!».

Rosaria Giovannone

 

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