Coronavirus, ecco come si viaggia da e per le zone rosse del Nord

L'ordinanza Santelli e la direttiva Lamorgese fissano nuovi obblighi: autocertificazione e avviso alle autorità sanitarie. Carcere per chi dichiara il falso

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di Agostino Pantano
9 marzo 2020
13:34

Dopo l’ultimo fine settimana, sono due i nuovi provvedimenti che i calabresi devono conoscere per sapere quali altri obblighi devono rispettare per non contrarre loro stessi il virus e per aiutare il Paese a contenere il contagio.

Intanto bisogna prestare attenzione alla direttiva che il ministro Lamorgese ha diramato ai prefetti, che per la prima volta specifica anche le sanzioni penali eventualmente da comminare. Inoltre, per sapere cosa possono fare e cosa non possono fare i viaggiatori calabresi, bisogna fare riferimento alla terza ordinanza del presidente Santelli.


Motivi di lavoro o salute

Come tutti gli italiani, solo per motivi di lavoro e di salute un calabrese può arrivare nella cosiddetta zona a contenimento rafforzato, composta ora dall’intera Lombardia e da 14 province del Centro Nord. Dovrà presentare un’autocertificazione, e ai varchi – che ora vengono considerati le stazioni ferroviarie, strade e autostrade, le autostazioni, e gli aeroporti - le forze dell’ordine sono autorizzate a indagare incrociando i dati. Si rischia un minimo di 3 mesi di carcere, in caso di attestazioni mendaci.

Da quelle zone del nord, non si può uscire per ricongiungimento familiare – a meno che in Calabria non si abbia un genitore che è solo e ha bisogno di cure – ma anche in questo caso il viaggiatore calabrese deve produrre un certificato.

Il tutto serve a far capire che bisogna limitare gli spostamenti, effettuarli solo per ragioni vitali. L’ordinanza della Santelli si concentra sulla presa in carico di chiunque, negli ultimi 14 giorni, provenga dalle 15 zone nord settentrionali ad alto contagio.

Avviso ai medici curanti

Indipendentemente dai sintomi,  dovrà avvisare il medico curante oppure comunicare il proprio arrivo al numero verde 800-767676, e porsi in quarantena obbligatoria.

Saranno le autorità sanitarie a monitorare le condizioni di salute, e in caso di insorgenza dei sintomi somministrare il tampone.La regione obbliga le società di autolinee, trenitalia e le compagnie aeree a comunicare l’elenco dei passeggeri, mentre una filiera di comando che coinvolge anche i sindaci, la polizia locale e le forze dell’ordine coordinate dalle prefetture, provvederà ai controlli ai varchi d’accesso alla regione.

Obblighi nuovi, che si aggiungono alle regole di buon senso sull’igiene che già si conoscono e ai divieti che già si sanno, come quelli sul distanziamento sociale, lo stop alle lezioni in classe, alle funzioni religiose e ai funerali con assembramento.              

Giornalista
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