Reggio, l’appello dell’Avis: «Donate il sangue prima di partire, può farlo anche chi è vaccinato»

VIDEO | L'associazione di volontariato invita la cittadinanza a compiere un gesto di solidarietà e responsabilità. La testimonianza di Stefania: «Grazie alle trasfusioni mio padre ha vissuto quattro anni in più».

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di Anna Foti
9 luglio 2021
15:11

«L'estate è arrivata e, come ogni anno, dobbiamo rilanciare il nostro appello ai donatori e alle donatrici affinché, richiamandosi al profondo sentimento di appartenenza alla nostra bellissima associazione che durante l'anno dimostrano, rispondano positivamente alle nostre telefonate anche in questo momento sempre delicato. Grazie al loro senso di responsabilità, la nostra Unità di Raccolta potrà mettere a disposizione di chi ne ha bisogno il Sangue. Invitiamo anche la cittadinanza che ancora non sia mai venuta a trovarci, a recarsi al numero 585 del corso Garibaldi per conoscere la meravigliosa famiglia dell'Avis e offrire un supporto importante e prezioso alle pazienti che soffrono».

Ringraziando per il contributo costante offerto anche durante i periodi di maggiore difficoltà per via della pandemia, la presidente dell’Avis comunale OdV di Reggio Calabria, Myriam Calipari, rivolge alla cittadinanza un nuovo appello alla solidarietà e alla responsabilità. Questa, infatti, sarà un’estate più particolare di altre, come spiega Mimmo Nisticò, recentemente rieletto consigliere nazionale Avis in rappresentanza della Calabria.


La ripresa della routine ospedaliera

«Sono onorato della fiducia accordatami anche per questo secondo mandato che affronterò come sempre con impegno, portando in consiglio Nazionale la voce e il contributo di idee della Calabria. Viviamo ancora un periodo estremamente delicato dal punto di vista pandemico e dunque, durante questa estate, è ancora più necessario non fare mancare il nostro apporto. In questo frangente riprendono gli interventi chirurgici e le attività ospedaliere rallentate per via dell'emergenza sanitaria, dunque le sacche di sangue sono particolarmente preziose. Da qui l'appello a donare prima di partire», ha dichiarato Mimmo Nisticò, consigliere nazionale Avis.

Donazione e Covid

Né il vaccino né la negativizzazione sono ostative alla donazione, purché si rispettino le indicazioni del ministero della Salute.
«Possono donare tutte le persone vaccinate, indipendentemente dalla tipologia di siero, e, seguendo le indicazioni del ministero della Salute, anche coloro che ancora non lo abbiano ricevuto, purché risultino negativi con un'anamnesi accurata. In caso di infezione da Covid 19, allora è necessario che siano trascorsi 10 giorni dall'esito negativo dell'ultimo tampone molecolare eseguito oppure 14 giorni dalla risoluzione della sintomatologia», ha spiegato Demetrio Labate, responsabile medico dell'Unità di Raccolta dell'Avis comunale OdV di Reggio Calabria.

La testimonianza

La pandemia non ferma la solidarietà, anzi, e così ogni giorno può essere occasione per donare per la prima volta. Stefania ci racconta come a volte sia un’esperienza dolorosa a diventare terreno fertile dove coltivare e veder fiorire la gratuità di questo gesto.
«Sono trascorsi più di vent'anni ma ricordo bene che mio padre, subito dopo il suo trapianto di fegato aveva avuto bisogno di frequenti trasfusioni. Grazie ad esse ha vissuto quattro anni in più. Questa esperienza personale mi ha spinto a diventare donatrice. La donazione del sangue non aiuta solo chi sta male a stare meglio ma sostiene anche le persone che stanno accanto a chi soffre. Un gesto semplice ma straordinariamente importante che tutti dovrebbero compiere», ha raccontato Stefania Romeo.

 

Giornalista
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