I numeri

Covid, Italia maglia nera: «Nel 2023 solo 13% di vaccinati, i dati tra i più bassi d’Europa»

Le società scientifiche di igienisti e infettivologi riferiscono i numeri dell'ondata di coronavirus nell'anno passato che ha portato a «10mila decessi e 82mila ricoveri». Proposte azioni a difesa dei più fragili in vista della campagna 2024-2025

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di Redazione Attualità
7 maggio 2024
22:35

Vaccinazioni Covid, "Italia maglia nera". Nel 2023 siamo stati «uno dei Paesi europei con la più bassa copertura vaccinale, il 13% circa. La conseguenza: 10mila decessi e 82mila ricoveri, soprattutto tra anziani e pazienti fragili, come malati cronici e immunodepressi, il più delle volte non vaccinati».

La denuncia

Lo denunciano Siti e Simit, le società scientifiche di igienisti e infettivologi, che dettano «azioni urgenti» per prepararci alla prossima campagna vaccinale. «L'obiettivo è raggiungere il 75% dei pazienti fragili», spiegano, invitando a definire una strategia di «prevenzione sartoriale» con l'offerta di «un vaccino 'giusto' per ogni singolo paziente» e soprattutto a giocare d'anticipo: target, tempi e modi della campagna 2024-2025 vanno definiti "entro questo mese di maggio» ammoniscono gli esperti.


«Il tasso di copertura vaccinale contro Covid-19 nell'ultimo anno è rimasto particolarmente basso», segnalano la Società italiana d'igiene, medicina preventiva e sanità pubblica e la Società italiana di malattie infettive e tropicali: «Sono state somministrate poco più di 2 milioni di dosi. Ipotizzando anche che i destinatari siano stati solo soggetti anziani e fragili, il tasso di copertura in queste popolazioni resta fermo» appunto «al 13%, uno dei livelli più bassi in Europa, come riportano i dati dell'Ecdc», Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Un «quadro che ha disatteso gli obiettivi posti dalla Circolare del ministero della Salute del 14 agosto 2023», osservano Siti e Simit, che nel documento 'Proposte di azioni urgenti per la prossima campagna vaccinale Covid-19 in Italia' esortano a correre ai ripari.

Azioni a difesa dei fragili

Il documento congiunto Siti-Simit si propone come «punto di partenza per accendere i riflettori sulla campagna vaccinale della prossima stagione 2024-25. L'obiettivo da perseguire - premettono igienisti e infettivologi - è incrementare la copertura vaccinale contro il Covid-19 sino ai livelli dell'antinfluenzale: minimo 75% nel target per età e nei soggetti a rischio».

Rientrano nelle 5 azioni a difesa dei fragili:

  • definire entro il mese di maggio le popolazioni target, i tempi e le modalità di svolgimento della campagna vaccinale, possibilmente raccomandandola anche nel Piano nazionale prevenzione vaccinale (Pnpv);
  • garantire l'approvvigionamento delle scorte a tutti i canali di offerta della vaccinazione (medici di medicina generale, ambulatori territoriali e ospedalieri, farmacie, Rsa);
  • garantire una fornitura di tutti i vaccini disponibili (a mRna e proteico adiuvato) per salvaguardare la scelta del vaccino più opportuno in ogni condizione;
  • intraprendere azioni formative e informative sugli operatori sanitari coinvolti nella campagna vaccinale, ricordando anche le opportunità della co-somministrazione;
  • informare la popolazione su tempi e modalità di svolgimento della campagna, oltre che sull'importanza della prevenzione nei soggetti fragili per età e/o condizione di rischio.

 

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