Il dipendente va in pensione e l’ufficio protesi resta chiuso: dopo la denuncia affidata ai social da un giovane della Valle dell’Esaro, Marco Iovino, e ripresa dalla nostra testata, infuria la polemica sulla chiusura dell’ufficio protesi e ausili dell’Ospedale di San Marco Argentano, che si protrae da diversi mesi e per la quale nessuno ha ancora trovato una soluzione. 

Bevacqua e Iacucci: «La sanità calabrese è allo sbando»

Oggi a prendere la parola sono il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua e il vicepresidente dell’Assemblea Franco Iacucci esprimono grande preoccupazione dopo il nuovo grave caso di disservizio sanitario verificatosi in questi giorni. All’ospedale di San Marco Argentano l’ufficio protesi e ausili è stato chiuso per mancanza di personale.

«Questo episodio – scrivono i consiglieri dem - svela una realtà amara che testimonia l’incapacità del governo regionale di affrontare le carenze strutturali e organizzative del sistema sanitario calabrese. L’attività dell’ufficio è stata sospesa a causa della carenza di due dipendenti amministrativi che, dopo il pensionamento, non sono stati ancora sostituiti».

«La denuncia di Marco Iovino, cittadino di Sant’Agata di Esaro – continuano Bevacqua e Iacucci -, ha messo in evidenza la totale assenza di pianificazione e risposte concrete da parte delle istituzioni competenti. La regione continua a essere assente nella risoluzione di problemi cronici che minano il diritto alla salute, specialmente nelle aree più fragili, come quella del comune di San Marco Argentano. In un momento in cui il governo Occhiuto continua a sbandierare una “rivoluzione sanitaria” mai realizzata, è necessario che la politica torni ad occuparsi seriamente delle esigenze della popolazione, non con vuoti slogan, ma con azioni concrete. Le parole e i post non sono sufficienti: la sanità calabrese ha bisogno di investimenti reali, di una gestione efficiente delle risorse umane e di una programmazione che risponda alle necessità dei cittadini e dei territori».

Graziano (Azione): “Lavoriamo per ripristinare il servizio”

«Esprimo la mia più profonda solidarietà a Marco Iovino, il giovane di Sant'Agata di Esaro che in queste settimane, insieme a tanti altri cittadini del territorio della Valle dell’Esaro, sta affrontando i disservizi legati alla chiusura dell'ufficio protesi e ausili presso l'ospedale di San Marco Argentano. La sua disavventura evidenzia ancora una volta le criticità che, purtroppo, ancora affliggono il sistema sanitario calabrese e che hanno radici lontanissime, profonde e ben distinte. Ma ci tengo a precisare che su questa vicenda siamo sul pezzo da giorni, lavorando incessantemente per ripristinare il servizio. Il risanamento dello Sanità è un lavoro difficile che si realizza a piccoli pezzi».

È quanto dichiara Giuseppe Graziano, capogruppo di maggioranza in Consiglio regionale e segretario della Sesta Commissione regionale, già a lavoro da giorni su questa vicenda grazie anche all'attenzione e alla sensibilità della Consigliera comunale di Sant'Agata d'Esaro, Emanuela Monita, che si è subito interessata della questione. «La sua sollecitudine - sottolinea Graziano - è stata preziosa e ci ha permesso di intervenire prontamente. Non ultimo, nella giornata di ieri, ho sollecitato personalmente le strutture e i dipartimenti competenti per accelerare la risoluzione della vicenda».

«Siamo pienamente consapevoli - aggiunge - delle difficoltà che i cittadini incontrano quotidianamente nell'accesso a servizi essenziali. Per questo motivo, l'attenzione della Regione Calabria è massima per garantire che il diritto alla salute sia pienamente tutelato in ogni angolo del nostro territorio. Il nostro impegno è costante e si concretizza in un lavoro quotidiano volto a migliorare l'efficienza e l'accessibilità dei servizi, intervenendo – conclude Graziano – sulle carenze strutturali e organizzative ereditate e lavorando per un sistema sanitario più solido e rispondente alle esigenze di tutti».