Storie di calcio

Marco Laganà, personalità e carisma a difesa dei pali del Brancaleone in Eccellenza

VIDEO | L’estremo difensore classe 1998 si definisce «un portiere tradizionale» e racconta lo studio, con il suo preparatore, dietro ogni partita: «C’è un’attenzione maniacale delle caratteristiche degli avversari»  

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di Tonino Raco
14 aprile 2024
10:15

L’ottima stagione del Brancaleone in Eccellenza è frutto di un gruppo unito e dedito al sacrificio sotto l’attenta guida di mister Criaco, una squadra solida a cominciare dal reparto difensivo con il classe '98 Marco Laganà a difesa dei pali della formazione rossoblù. Portiere agile e reattivo, dotato di personalità e carisma, che riesce ad esaltarsi sotto pressione e che in controtendenza con l’evoluzione del ruolo si definisce più legato alla tradizione.

«Sono dell’opinione che il portiere deve parare, il difensore difendere e l’attaccante segnare - spiega Laganà -, tutte le innovazioni che ci sono al giorno d’oggi con il portiere che imposta dal basso possono essere condivise come anche no. Io sono dell’opinione che siano delle caratteristiche in più per un portiere, ma le basi sono sempre le stesse per tutti: mettere i guantoni dietro la palla e cercare di non farla andare in rete»


La difesa del Brancaleone è attualmente la terza meno battuta del campionato con 20 reti subite in 27 partite giocate, un risultato conseguenza di una preparazione settimanale che non vuole lasciare nulla al caso: «È frutto di un’attenzione maniacale anche di quelle che sono le caratteristiche degli avversari. Il mister dei portieri, Nobile, mi dà tantissime informazioni per quanto riguarda gli attaccanti, i rigori, le palle inattive, andiamo a studiare ogni minimo dettaglio e così fa anche la difesa. Cerchiamo di arrivare preparati alla partita, è sicuramente meglio prendere gol per la bravura degli avversari piuttosto che per le nostre leggerezze».

A tre giornate dalla fine del campionato la squadra di Criaco, quinta in classifica, prova ad aggrapparsi al treno playoff, con la consapevolezza di aver fatto un’altra annata da applausi qualunque sia l’esito finale. «Noi siamo partiti a inizio stagione con la semplicità e l’umiltà di una squadra che vuole giocare per salvarsi e divertirsi. Sicuramente il campionato, dal punto di vista dei playoff, si è complicato perché il Lamezia ha tanti punti di vantaggio. Però finché la matematica non ci condanna cercheremo sempre di dare il massimo per raggiungere un altro sogno. Già lo scorso anno è stato molto soddisfacente, niente ci vieta di sognare anche quest’anno».

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