A Crotone, anche quest’anno, ci si è voluti ritrovare sui campi da tennis per ricordare con affetto l’amico Sasà, una persona speciale che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di tantissimi sportivi, non solo amanti del tennis e del calcio, ma di chiunque l’abbia conosciuto. Dopo la prima edizione dello scorso anno, disputata al Club Valentino, i numerosi atleti iscritti hanno dato spettacolo, affrontandosi sui tre campi dello Sporting Club Crotone nel nome e nel ricordo di Salvatore Nebbioso. «Non c'era bisogno di organizzarci, ci sentivamo mezz'ora prima e se il campo era libero andavamo a giocare».

Un’occasione per onorarne la memoria con una delle sue passioni più grandi, il tennis, ma soprattutto l’amicizia e la condivisione che rimangono, così come ha voluto sottolineare il presidente Salvatore Scalise, durante la sentita premiazione alla quale era presente la famiglia Nebbioso, a partire da mamma, papà e la timidissima figlia Veronica.

La serie C nazionale appena conquistata dal club alle spalle dell’Antico Borgo ha regalato una dimensione e un prestigio adeguato alla manifestazione, tanto da far risuonare ancora meglio quell’immutabile colpo delle palline degli oltre 70 incontri di questo Memorial dedicato a Nebbioso. «Con la sua ironia avrebbe sottolineato gli errori dei tanti amici con un sorriso ,ma avrebbe apprezzato anche le grandi giocate che hanno arricchito questo torneo».

Magica è stata anche la simultaneità della conclusione delle due finali giocate in contemporanea tra Carla Pannone, che ha superato Stefania Laratta in un match combattutissimo, come avvincente è stato anche l'incontro tra Rinaldo Perri che ha vinto “solo” al tie break contro il coriaceo Stefano Alba.

Poi la cerimonia finale, tutto organizzato nel migliore dei modi da Antonio Cimino, il quale ha voluto premiare non solo i vincitori, ma anche gli atleti che si sono distinti e messi in evidenza fra le giovani leve. È stata un'iniziativa che si integra perfettamente coi principi dello sport e la capacità che aveva Salvatore di stare al mondo, non solo quando calcava campi da tennis e di calcio. A sottolineare che, come in ogni progetto importante a maggior ragione se a che vedere con lo sport e la salute, l’organizzazione affida a competenze specifiche, ruoli fondamentali.

«L'anno prossimo siamo sicuri che, crescendo le prestazioni di ogni atleta, crescerà il livello di ogni attività e competizione, compresa questa in memoria di Sasà che, per parafrasarlo, diceva sempre che si vinca o si perda l'importante è stare bene e divertirsi».