Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio, detenzione e porto d'armi, furto. Gli arrestati sono stati individuati come mandanti ed esecutori dell'omicidio di Raffaele Cracolici
Davanti al gip distrettuale regge solo parzialmente l'inchiesta della Dda di Catanzaro in tema di misure cautelari. Restano in libertà Pasquale e Nicola Bonavota
Il gip di Vibo, Gabriella Lupoli, non ha convalidato il provvedimento nei confronti dell'uomo che si era consegnato domenica scorsa al Comando provinciale di Sant’Onofrio
Per il gip di Roma sarebbero insufficienti gli elementi di gravità indiziaria posti a carico di uno dei principali indagati dell’inchiesta. Restano in carcere invece gli altri indagati che, sentiti dal gip Lupoli, hanno respinto le accuse a loro carico
Blitz dei carabinieri tra Vibo e Roma. Individuati i responsabili di due omicidi avvenuti nel 2004 e dei danneggiamenti subiti dall'azienda “Callipo Conserve Alimentari” e dal complesso residenziale “Popilia Country Resort”
Assoluzione per i 5 imputati coinvolti nell'operazione 'Uova del drago', scattata nel 2007 contro il clan Bonavota di Sant'Onofrio. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro
L’attività di indagine ha permesso di ricostruire tutta la vicenda che ha portato all’eliminazione di Di Leo, divenuto “pedina” scomoda per il suo clan. Non solo un movente ha determinato l’omicidio.
Fu tra il 2002 e nel 2004 che nel Vibonese si ebbe la gestazione di un nuovo cartello mafioso antagonista del clan Mancuso di Limbadi, fino ad allora padrone incontrastato della Provincia, di cui la famiglia di Sant’Onofrio fu capofila.
Si tratta di Gerardo D’Urzo, 51 anni, di Sant’Onofrio. Era stato condannato all’ergastolo per la strage dell’Epifania compiuta nella piazza di Sant’Onofrio il 6 gennaio del 1991.