L'indagine aveva coinvolto diverse toghe catanzaresi ma le dichiarazioni dei collaboratori non hanno trovato alcun riscontro. I magistrati di Salerno hanno fatto cadere le accuse
Il prelato ha ringraziato pubblicamente l'ex sindaco di Cetraro per la collaborazione nella costruzione della chiesa parrocchiale esprimendo fiducia nella giustizia nella speranza che i tempi per chiarire la vicenda non siano lunghi
Il primo cittadino, indagato per corruzione, interviene dopo aver appreso che il gip di Paola ha rigettato la richiesta di misura cautelare nei suoi confronti: «Politica come servizio, non l'ho mai piegata ad interessi non legittimi»
L’ex primo cittadino di Cetraro è destinatario di un divieto di dimora in Calabria. Il procuratore capo di Paola, Pierpaolo Bruni, aveva chiesto misure cautelari anche per gli altri sette indagati, tra i quali il sindaco di Acri e quello di Longobucco
La richiesta di archiviazione è partita dalla stessa Procura di Salerno che indagava sulle dichiarazioni di Santoro, Petrini e dell’imprenditore Macrina. Setacciati i conti correnti senza che siano stati trovati riscontri alle ipotizzate dazioni di denaro. Il pm: «Totale inattendibilità»
La vicepresidente del Pe accusata insieme ad altre persone, tra le quali 4 italiani, di essere stata pagata per influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo
Lo ha deciso il gip di Salerno, su richiesta della Procura. Stesso provvedimento per il cancelliere della Commissione tributaria di Catanzaro Massimo Sepe
Il reato aggravato dalle modalità mafiose per aver avvantaggiato la cosca Lanzino Patitucci. Emergono anche ulteriori favori che il magistrato avrebbe ricevuto per il cugino della compagna
Nella città capoluogo accade di tutto: corruzione, imbrogli di ogni genere, favoritismi, raccomandazioni, accorduni politici e perfino affari con le più potenti cosche mafiose del mondo
È stato ritenuto colpevole anche di aver corrotto un magistrato: gli avrebbe promesso vantaggi di carriera in cambio di informazioni coperte da segreto istruttorio
VIDEO| Tra i funzionari e amministratori coinvolti ci sono anche l'ex e l'attuale sindaco di Acquappesa. L'inchiesta partita dalla denuncia di un cittadino
Nelle vesti di avvocato, avrebbe corrotto l'allora presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Petrini per ottenere l’assoluzione del suo cliente dall’accusa di omicidio. Il primo cittadino di Rende: «Non è una sentenza di condanna»
NOMI-VIDEO | Blitz della Guardia di finanza all'alba. Nove persone sono finite in carcere, sette ai domiciliari, quarantotto gli indagati in totale. A capo dell'organizzazione vi era un impiegato del Comune distaccato al locale ufficio del Giudice di pace
Ruolo di spicco nella tentata corruzione al magistrato Loredana de Falco, l'ex consigliere regionale Giuseppe Tursi Prato. Quest'ultimo veniva contattato da Francesco Saraco che in più occasioni esibì un assegno da 100mila euro
L’avviso di conclusione indagini dell’inchiesta Rinascita-Scott contiene altre due contestazioni per l’ormai ex primo cittadino e per ulteriori indagati
Tra i reati contestati anche associazione a delinquere. Quando era dirigente della Città metropolitana avrebbe fatto da intermediaria tra la politica e la società che si occupa di opere pubbliche e gestione dei rifiuti. Tra le utilità che avrebbe ottenuto ci sono anche l’utilizzo di auto con autista in occasione del compleanno della figlia e un tapis roulant
VIDEO | L’indagine avrebbe accertato un giro di mazzette che ruotava intorno alle gare indette dalla Centrale unica di committenza della Regione Siciliana e dall’Asp di Palermo
Nel febbraio scorso il capo della Dda di Catanzaro denunciò l'ampiezza del fenomeno in Italia. Ieri è stato arrestato il procuratore di Taranto. Dalla Calabria invece è partita l'inchiesta che coinvolge il giudice Marco Petrini. Segnali espliciti della fondatezza di quanto affermato dal magistrato antimafia. Eppure i casi che vengono alla luce sono ancora troppo pochi
L'ex sindaco di Pizzo già detenuto in seguito all'inchiesta Rinascita Scott travolto da una nuova indagine. Per gli inquirenti avrebbe fatto di tutto per impedire a un imprenditore locale di poter utilizzare proficuamente un’area demaniale sulla quale vantava una regolare concessione
Ha deciso avvalersi della facoltà di non rispondere Alessandro Doria durante l'interrogatorio di garanzia di questa mattina. L'ex amministratore è ai domiciliari con l'accusa di istigazione alla corruzione e corruzione