Il boss di Cosa nostra, arrestato nel gennaio scorso a Palermo, si trova nel reparto detenuti dell'ospedale de L'Aquila
Argomento: DENARO - Pagina 2
Il boss di Cosa Nostra tenta di allontanare da sé le responsabilità per l’omicidio del figlio del pentito: «Questa situazione mi dà fastidio, è la cosa a cui tengo di più. Non c’entro. Al più mi devono appioppare il sequestro di persona» (ASCOLTA L'AUDIO)
Nel lungo interrogatorio davanti ai pm di Palermo, il boss spegne ogni speranza di collaborazione e prende le distanze da Bernardo Provenzano. Poi si giustifica: «L’imprecazione contro Falcone? Non ce l’avevo con lui»
Si sono aggravate le condizioni dell'ex latitante, detenuto al 41 bis nel carcere del capoluogo abruzzese, dove viene curato. Nel pomeriggio è stato ricoverato al San Salvatore
Ai domiciliari un carabiniere e un consigliere comunale di Mazara del Vallo accusati di accesso abusivo al sistema informatico, violazione del segreto d'ufficio e ricettazione
La decisione nel giorno del 31esimo anniversario di via d'Amelio. Il boss ha rinunciato a collegarsi dal carcere in cui è detenuto per ascoltare il dispositivo
Il pm che ha arrestato il boss parla davanti alla commissione antimafia: «Non ha mai governato l’organizzazione. È l’ultimo stragista». E ridimensiona il ruolo avuto dalla massoneria
VIDEO-FOTO | Il centro cosentino ai piedi della Sila ha onorato il magistrato con un toccante Consiglio comunale: «Qui ci sono le mie radici». Poi la battuta amara: «Per arrivare da queste parti c’è la stessa strada di 50 anni fa» (ASCOLTA L'AUDIO)
Il 23 maggio si celebrerà il 31esimo anniversario della strage di Capaci. Un appuntamento che consente di consolidare gli obiettivi di legalità e di lotta senza quartiere alla criminalità organizzata
Grazie agli stretti legami con i clan calabresi, il boss si sarebbe rifugiato tra Lamezia Terme e Cosenza. Qui avrebbe portato avanti diversi affari legati al traffico di droga e anche alla realizzazione di un villaggio turistico
Depositato l'interrogatorio inedito del boss sentito dai magistrati poco più di un mese dopo l'arresto. Ha negato di appartenere a Cosa nostra dichiarando di conoscerla solo dai giornali
Approvata la proposta del consigliere Nicola Feraudo: «Era doveroso un atto del genere nei confronti del procuratore che ha trascorso qui buona parte della sua infanzia»
Era stata immortalata dalle videocamere mentre parlava col boss al supermercato di Campobello. Indagata anche la figlia della donna che secondo l'accusa insieme alla madre avrebbe condiviso anche periodi di convivenza durante la latitanza
Si tratta di Emanuele Bonafede e della moglie Lorena Ninfa Lanceri che in un messaggio destinato all'ex primula rossa scriveva: «Il bello della mia vita è stato quello di incontrarti, sei un grande anche se non fossi MD»
«Essere incriminati di mafiosità lo ritengo un onore», scriveva il boss in uno dei tanti foglietti trovati dagli investigatori e che hanno portato oggi all'arresto della sorella