L'iniziativa - che punta a diventare un appuntamento fisso annuale - nasce per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale della regione. I protagonisti della giornata saranno i cittadini che verranno coinvolti in un viaggio alla conoscenza e alla consapevolezza della loro storia
VIDEO| Il magistrato Marisa Manzini presenta il suo libro sul coraggio dei testimoni di giustizia che hanno rotto il muro di omertà dietro il quale si nascondono i clan
Gli avvocati del primo cittadino riportano le motivazioni con cui il primo agosto scorso il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato l'ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip di Lamezia Terme
Il piccolo di origini bulgare, testimone oculare del delitto, è stato colpito all'addome e non è in pericolo di vita. La prognosi rimane comunque riservata
VIDEO | La chiesetta di Pizzo interamente scavata nella roccia aspira a entrare nella speciale lista del Fondo ambiente italiano che valorizza i posti più legati all’identità di un territorio
Il gip condivide le tesi dei pubblici ministeri. Gli indagati restano in cella. Al lavoro giorno e notte: ecco come la polizia ha incastrato il killer della Fortugno. Indagini in corso sulla faida di Gallico, presto ulteriori novità?
I legali della famiglia hanno depositato una perizia medico-legale nella quale si sottolineano le precarie condizioni di salute del giovane, a favore del quale avevano presentato istanza scarcerazione
È giallo sulla morte di un giovane killer della faida che tra il 2011 e il 2012 ha visto contrapposti il clan Patania di Stefanaconi alla cosca dei Piscopisani. Cosimo Caglioti era detenuto nel carcere di Secondigliano
L’operazione Black widows aveva fatto luce sulle attuali dinamiche criminali dell’entroterra vibonese, piagato da decenni dalla contrapposizione tra le famiglie Loielo ed Emanuele-Maiolo
Fortunato Patania venne freddato nel distributore di benzina di sua proprietà il 18 settembre del 2011. Il delitto fu il primo di una lunga scia di sangue
Armi nascoste nella biancheria intima per eludere i controlli, dialoghi dai quali emerge una lucida e smisurata sete di sangue e di vendetta. L’operazione sulla faida della Preserre vibonesi ha aperto uno squarcio di luce sul ruolo delle donne nella lotta fra i due gruppi criminali