I due sono accusati di essere tra i mandanti degli agguati compiuti in Calabria ai danni tre pattuglie dei carabinieri nei primi anni '90. Il processo inizierà il prossimo 30 ottobre
Giuseppe Calabrò, autore dell’omicidio Fava-Garofalo, terrorizzato davanti ai pm: prima mente, poi piange a dirotto e racconta una verità taciuta per 23 anni
Giuseppe Calabrò, autore dell’omicidio Fava-Garofalo, terrorizzato davanti ai pm: prima mente, poi piange a dirotto: «Mi uccidono, devo andare via». E racconta una verità taciuta per 23 anni
È quanto emerge dall’inchiesta che ha portato all’arresto dei mandanti degli efferati omicidi dei due appuntati. Cruciali le dichiarazioni di alcuni pentiti
È quanto emerge dagli atti relativi all’inchiesta che ha portato all’arresto di Filippone e Graviano ritenuti i mandanti degli omicidi di Fava e Garofalo che vanno a collocarsi «nel contesto della strategia stragista che ha insanguinato il Paese nei primi anni 90'»
I due appuntati furono brutalmente uccisi il 18 gennaio del 1994 nei pressi dello svincolo di Scilla. Eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere. In corso anche numerose perquisizioni in diverse regioni d’Italia
Il 18 gennaio è stato celebrato l’anniversario dell’omicidio dei carabinieri Fava e Garofalo, uccisi a Scilla. Due condanne definitive non bastano a raccontare tutta la verità. Dietro il delitto c’è la strategia del terrore di Cosa Nostra che si lega alla Calabria
I due Appuntati furono brutalmente uccisi da un commando mafioso il 18 gennaio del 1994 nei pressi dello svincolo di Scilla. Domani si svolgerà la cerimonia di commemorazione
Il killer dei due carabinieri svela al pm Donadio una verità diversa da quella processuale: ci sono altre persone responsabili e una matrice terroristica. E il pentito Villani ammette: «Dovevamo fare come quelli della Uno bianca»
L’ex procuratore aggiunto della Dna, Donadio, racconta ai magistrati di Catanzaro i retroscena del suo colloquio investigativo con il “nano” dove questi promise delle foto su “faccia di mostro”, ma inviò solo fogli bianchi. Perché? Ecco i punti oscuri
Il provvedimento coinvolge un imprenditore, Gianluca Favara, 48 anni, ritenuto vicino alla cosca Pesce-Bellocco di Rosarno e Condello di Reggio Calabria
Lo ha dichiarato Claudio Fava, vicepresidente della commissione antimafia a proposito del viaggio dell’allora sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, a Cutro, città del boss Grande Aracri
Per l’organismo bicamerale servirebbe una legge speciale per risolvere i problemi economici e sociali della Calabria. Allo studio la modifica della norma sullo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose.