Colpito l'intero patrimonio di aziende site in tre diverse regioni e operanti nel commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi. L'operazione fece luce sugli interessi della 'ndrangheta nel redditizio settore
Argomento: INCHIESTA PETROL MAFIE
Solano è accusato dei reati di corruzione, scambio elettorale politico-mafioso e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa. Il rinvio a giudizio coinvolge anche per dipendenti e funzionari provinciali, ex consiglieri comunali, imprenditori, boss dei clan Mancuso, Fiarè e dei Piscopisani
NOMI | Tra i reati contestati: associazione mafiosa, frode per evadere le imposte, false fatturazioni. A giorni si avranno le determinazioni da parte della Procura distrettuale di Catanzaro per altro troncone dell’operazione
Si tratta del filone di competenza della Dda di Reggio Calabria. Altro troncone dell’operazione è invece della Dda di Catanzaro e vede al centro delle indagini il clan Mancuso di Limbadi e i fratelli D’Amico di Piscopio (ASCOLTA L'AUDIO)
Il leader di Tesoro Calabria plaude all'operato del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri «che ancora una volta ci rende orgogliosi»
L'operazione si è conclusa con 71 misure cautelari. Nel sofisticato sistema di frode nel settore petrolifero, un ruolo di primo piano era assunto dalla 'ndrangheta