Il 15 gennaio 1993, dopo quasi 25 anni di latitanza, l’unità Crimor del Ros catturò il “capo dei capi”. Tante le domande rimaste senza risposta, dalla mancata perquisizione del covo al caso del “papello”, contenente le richieste allo Stato per far cessare le stragi (ASCOLTA L'AUDIO)
Argomento: MATTEO MESSINA DENARO - Pagina 6
Il ricorso alla finzione per raccontare la verità: la storia del nuovo Capo dei capi così come non è stata mai scritta. Le indagini degli eroi dimenticati osteggiate dai doppiogiochisti di Stato che ne hanno impedito la cattura
Impegnati circa 150 agenti. I controlli scattati nei confronti di persone sospettate di essere fiancheggiatori del boss di Cosa nostra
Era ricoverato nel reparto Covid del nosocomio dove era stato trasferito dal carcere. Collaborò anche coi Servizi segreti, intrattenendo col boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro un rapporto epistolare con l'obiettivo di catturarlo
Arrestati alcuni imprenditori e un dirigente di un'azienda pubblica di Trapani. Dovranno rispondere di associazione mafiosa, estorsione, incendio, furto e corruzione elettorale
L’uomo di Cosa nostra è ricercato dal 1993. La sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Caltanissetta dopo oltre 14 ore di camera di consiglio
Nell’inchiesta della Squadra mobile di Trapani spunta anche un pizzino della primula rossa inviato ai sodali per l’acquisto di un terreno a Castelvetrano
I fermati, secondo gli inquirenti palermitani, avrebbero importato grosse quantità di hashish sulla rotta Marocco-Spagna-Italia
È quanto dichiarato dall’ex killer della cosca Santapaola e oggi collaboratore di giustizia Maurizio Avola ascoltato nell’ambito del processo Gotha in corso a Reggio Calabria
Svolta nell'inchiesta che mira a far luce sul delitto del giudice. Iscritti nel registro degli indagati 10 calabresi e 7 siciliani. Tra di loro anche Matteo Messina Denaro
NOMI-VIDEO | Il procuratore aggiunto Lombardo notifica un avviso di garanzia a sette siciliani e dieci calabresi. Tra loro gente del calibro di Matteo Messina Denaro e dei boss ‘ndranghetisti Giuseppe Piromalli, Giovanni Tegano e Giorgio De Stefano. Fondamentali le dichiarazioni del pentito Avola per far luce sul delitto del giudice
Tre fermi e sequestro beni per circa 5 milioni di euro nell’ambito dell’operazione Mafiabet. Indagato anche il deputato regionale di Forza Italia, Stefano Pellegrino
A parte dei rapporti di Savalle, oggi raggiunto da provvedimento di sequestro beni, con il superlatitante è il medico affiliato delle Marcello Fondacaro che riferisce anche del progetto relativo alla realizzazione di un villaggio a Isola Capo Rizzuto
Il ministro dell’Interno espone le linee programmatiche del lavoro che intende condurre al Viminale: «Massimo sforzo per catturare Matteo Messina Denaro»