Dall’operazione che ha disarticolato l’organizzazione criminale in Lombardia emerge come molti si rivolgessero ai presunti capi mafiosi per risolvere dissidi di vicinato o recuperare beni rubati. Dinamiche che rafforzavano il controllo del territorio
Dalle carte dell’inchiesta sulla cosca di Rho emergono episodi singolari che testimoniano anche la scarsa considerazione dei vecchi capi per una locale sui generis che ammetteva anche non calabresi
Caterina Giancotti è finita in carcere con l’accusa di essere al vertice di una delle organizzazioni malavitose che si spartiva il traffico di droga a Rho. Nel 2021 le vennero sequestrati 200 grammi di cocaina appena acquistati e pagati solo per la metà. Ne scaturì una lite con i trafficanti che stava per deflagrare in una guerra di mafia (ASCOLTA L'AUDIO)
VIDEO| L'operazione di questa mattina è la prosecuzione di quella condotta alcuni mesi fa e che ha permesso di portare nel patrimonio dello Stato beni per un totale di 160 milioni di euro
Lo ha deliberato il Consiglio dei ministri. Nel paese del Reggino a maggio scorso era stato arrestato il sindaco. Ora commissione straordinaria per 18 mesi, anche a Nettuno dove il Consiglio comunale è saltato a giugno per non aver approvato il rendiconto di gestione del 2021
VIDEO| Le accuse vanno dal traffico di droga alle estorsioni. Il direttore dell'Anticrimine: «L'agire delle 'ndrine nel nord Italia è ormai un fenomeno endemico»
Con l'incriminazione di Giuseppe Morabito si chiude il cerchio sul terribile omicidio di Cristina Mazzotti. Ma sono serviti quasi 50 anni per sbrogliare una matassa intrecciata su tre livelli: esecutori, carcerieri e mandanti
Secondo il racconto dell'ex capo degli zingari oggi pentito Franco Bruzzese l'incontro tra i capi delle cosche avvenne nel 2011 a Rende dove si nascondeva Ettore Lanzino, all'epoca latitante
I corpi delle vittime, Maurizio Scorza e la compagna Hanene Hedhli, furono trovati all'interno di un'auto in piena campagna. L'uomo sarebbe stato attirato in una trappola. Contestata l'aggravante del metodo mafioso
Era irreperibile da quando nel dicembre 2018 scattò l'operazione della Dda di Reggio Calabria. In primo grado è stato condannato a 22 anni e 8 mesi per traffico internazionale di droga
I riscontri alle dichiarazioni dei collaboratori Moscato e Mantella confluite nell'inchiesta Adelphi. La Gdf sottolinea i «rapporti» del clan dei Piscopisani e dei Tripodi anche con i figli di Cosmo Michele Mancuso, entrato in contrasto con il nipote che eliminò i narcos rivali (ASCOLTA L'AUDIO)
Lunga deposizione durante l'udienza di oggi del collaboratore di giustizia che, rispondendo alle domande del Pg Giuseppe Lombardo, ha ricostruito i presunti interessi della masso-ndrangheta sulla scena politica nazionale
Il supernarcos assassinato nel 2011 era «sospettato dai Mancuso di fare il doppio gioco». Una storia ricostruita dalla Guardia di finanza: il movente (presunto) affiora tra gli atti del maxiprocesso Adelphi (ASCOLTA L'AUDIO)
Nel 1988 a cadere sotto i colpi del killer fu Giuseppe Cartisano. Nella fuga però ci fu uno scontro a fuoco con i carabinieri e rimase ferito. Campioni del suo sangue conservato negli archivi della Procura hanno permesso il test genetico tre decenni dopo
Lo schema dei clan calabresi sarebbe stato sempre lo stesso per infiltrarsi nell'economia: spostare le aziende da un prestanome all'altro per continuare a possedere attività commerciali
l nome compare nell'avviso di chiusura della terza inchiesta. La Procura di Milano ha riaperto il caso sul sequestro a scopo di estorsione che si concluse con l'assassinio della 18enne, la prima donna a essere rapita dall'Anonima sequestri al Nord Italia
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai legali. Nell'inchiesta erano coinvolti anche Teodoro e Giuseppe Crea, padre e fratello dell'imputati, già condannati in via definitiva
NOMI-VIDEO| Nuova inchiesta della Dia nella capitale dopo quella portata a termine nel maggio scorso nella quale era stato individuato il locale gestito dalla cosca Alvaro di Sinopoli (ASCOLTA L'AUDIO)
Il blitz della direzione investigativa antimafia nei confronti di soggetti indiziati di far parte di un'associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata ad acquisire la gestione o il controllo di attività economiche in diversi settori
Bruno Ielo, congedatosi dall'Arma, ucciso il 25 maggio 2017 gestiva l'attività commerciale nel quartiere di Catona. L'accusa ha chiesto il carcere a vita per Franco Polimeni e Francesco Mario Dattilo