Cassano All’Ionio

Celebrata la solennità del Santissimo Crocifisso. Il vescovo: «Contempliamo così l’amore per Dio»

VIDEO | Si è rinnovato ieri il voto del popolo cassanese nel venerare la preziosa effige. Monsignor Savino: «Forma più alta di amore di Dio nei nostri confronti». Il sindaco Papasso: «Momento di festa per il nostro patrono»

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di Franco Sangiovanni
2 marzo 2024
11:00

Dopo 81 anni, come ogni anno a seguire dal lontano 5 marzo 1943, si è rinnovato ieri a Cassano All'Ionio nel cosentino, il voto del popolo cassanese nel venerare la preziosa effige del Santissimo Crocifisso, eletto a protettore della città.

La storia

Quella della festa patronale di Cassano è una storia fatta di tradizione e devozione. L’allora vescovo della diocesi di Cassano Allo Ionio, monsignor Raffaele Barbieri, rappresentando la volontà del popolo, affidò la popolazione cassanese «alla protezione del SS.mo Crocifisso affidando le sorti di tutto un popolo che dalla divina virtù vuole essere difeso nell’anima e nel corpo».


Per come riportato nell’atto notarile del 5 marzo 1943 redatto dall’allora notaio Francesco Cirianni e firmato da Mons. Raffaele Barbieri, vescovo della diocesi di Cassano Allo Ionio, dall’avvocato Francesco Drago, podestà della città, dal cancelliere Giuseppe Pontieri quale testimone e dall’ingegnere Camillo Toscano anch’esso testimone, la città si impegnò a «celebrare ogni anno una festa votiva, preceduta da un settenario di preparazione in onore del Santissimo Crocifisso, il primo venerdì di marzo nel quale giorno tutto il popolo si assoggetterà ad un solenne digiuno, secondo le norme dettate dalla Chiesa. I suddetti contraenti fiduciosi nella protezione del Santissimo Crocifisso, a lui affidano le sorti di tutto un popolo che dalla divina virtù vuole essere difeso nell'anima e nel corpo».

Un appuntamento che si rinnova

Anche quest’anno, dunque, rispettando il voto emesso, i cassanesi hanno onorato la festa religiosa presenziando numerosi in tutte le celebrazioni eucaristiche officiate nella Basilica minore pontificia “Beata Vergine Maria del Lauro” di Cassano Allo Ionio. In Italia, numerosi i comuni che hanno innalzato il Santissimo Crocifisso come Santo protettore delle proprie comunità e, nella condivisione della devozione, è nata l’Associazione Città del SS Crocifisso con circa 50 aderenti. Un ente itinerante, i rappresentanti istituzionali delle distinte città, in occasione delle ricorrenze territoriali, si ritrovano uniti ai piedi della croce per innalzare le preghiere affidate loro dalle varie comunità.

L’Amministrazione comunale di Cassano Allo Ionio rappresentata dal sindaco Giovanni Papasso, con la presenza del presidente del Consiglio Lino Notaristefano oltre ad altre figure istituzionali, ha accolto i colleghi convenuti nell’aula consiliare del Palazzo di città per un momento di confronto circa il cammino che l’Associazione è chiamata a compiere. In rappresentanza, hanno partecipato i comuni di Altomonte, Laino Borgo, Saracena, Belvedere e Bisignano per la provincia di Cosenza, oltre a Taranto (TA), Leporano (TA), Montemaggiore Belsito (PA), Pietrapersia (EN), Colobraro (MT), Miglionico (MT), San Pietro al Tanagro (SA), Brienza (PZ), Monteiasi (TA) e Palo del Colle (BA).

Alle 18, popolo, istituzioni, autorità religiose e militari, si sono ritrovati nella Basilica per la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Francesco Savino, vescovo della diocesi di Cassano Allo Ionio e vicepresidente Cei, nel corso della quale Monsignor Giuseppe Di Cicco ha dato lettura dell’intero atto notarile chiedendo all’assemblea dei fedeli di esprimere la volontà di confermare l’originario voto di fede.

Le parole del vescovo Savino: «Contempliamo l'amore di Dio»

«Il crocifisso è la forma più alta di amore di Dio nei nostri confronti e nei confronti dell’intera umanità». Ha affermato ai nostri microfoni monsignor Francesco Savino.  «Contemplando il Crocifisso - ha proseguito il presule - contempliamo questo amore incondizionato, questo amore asimmetrico di Dio nei nostri confronti. Noi questa sera facciamo la festa del Crocifisso, perché facciamo memoria di un voto che uno dei miei predecessori, tanti anni fa, il vescovo Barbieri, pensò di fare perché si racconta che dal bombardamento, nella Seconda guerra mondiale, Cassano fu liberata proprio dal Crocifisso. Il prossimo anno in cui vivremo il Giubileo – annuncia il presule - il Crocifisso verrà portato proprio per le strade del nostro paese proprio a dirci e a identificarci nella contemplazione, nella identificazione, con questo Cristo Crocifisso, contemplato e pregato, che deve però renderci tutti più credibili e renderci tutti i più amabili, tutti più capaci a trasmettere questo amore ad ogni persona che incontriamo sui sentieri più o meno interrotti dalla nostra vita».

Papasso: «Onorati dalla presenza di tanti sindaci»

«Il comune di Cassano Allo Ionio è dal 2013 che ha aderito all'associazione delle città del Crocifisso che raggruppa circa 50 comuni dislocati in tutte le regioni del Paese, particolarmente nel Mezzogiorno d'Italia. In Calabria siamo tanti comuni che abbiamo aderito, è un piacere un onore e avere interscambi di carattere culturale, attività sociali ed economiche». Ci dice il sindaco di Cassano All'Ionio Giovanni Papasso.

«I sindaci onorano con la loro presenza la città di Cassano nel giorno del Crocifisso, santo patrono per il quale ho anche emesso ordinanza di chiusura di tutte le attività - continua il primo cittadino -. Oggi è un momento di festa per Cassano, per il nostro patrono, viene rinnovato il voto con cui la città di Cassano ha espresso fedeltà al Crocifisso per tutta una serie di circostanze e motivazioni che sono ben conosciute. Oggi pomeriggio il presidente dell'Associazione, il collega sindaco Aldo Longo, ha comunicato alle comunità del Crocifisso che per fine aprile inizio di maggio, una delegazione dell’Associazione si recherà a Philadelphia, a Washington e a New York proprio per esportare, diciamo, quelli che sono i valori delle città Crocifisso. Ringrazio anche tramite voi i colleghi sindaci all'Associazione, ringrazio particolarmente anche la comunità cassanese che ogni qualvolta è chiamata ad accogliere queste rappresentanze, l'ha fatto sempre con grande dignità, con grande affetto e con grande considerazione».

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