Amendolara, torna lo spettro delle trivellazioni in riva allo Jonio

Il sindaco Antonello Ciminelli lancia l’allarme e preannuncia battaglia contro il Governo: «Si approfitta dell'emergenza sanitaria per sancire pericolosi via libera»

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di Matteo Lauria
7 gennaio 2021
10:24

Torna lo spettro delle trivellazioni nello specchio di mare antistante la costa jonica della Sibaritide. L’allarme viene lanciato dal sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli all'indomani dell'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto cosiddetto "Milleproroghe" dal quale, «con un vero e proprio colpo di spugna, viene cancellata la norma che avrebbe dovuto prevedere il blocco delle trivellazioni in mare ed in terra». È quanto afferma il primo cittadino dell’Alto jonio cosentino che  denuncia  «l'ennesimo scivolone del Governo». Per Cimelli «si approfitta dell'emergenza sanitaria per sancire pericolosi via libera per multinazionali del profitto a scapito dell'ambiente».

Pertanto «Con il mancato divieto delle trivellazioni - sostiene il sindaco - potrebbero ricomparire quei mostri d'acciaio nei nostri mari. Da febbraio le trivelle ricominceranno il loro lavoro al largo delle coste del Mediterraneo alla ricerca di gas e petrolio. C'è imbarazzo nel Movimento Cinque Stelle, sinora sempre contrario a questa politica ma che adesso vede due ministri "grillini" e cioè Costa all'Ambiente e Patuanelli allo Sviluppo Economico che ancora non hanno delineato un vero piano per le aree idonee lasciando così il Mediterraneo in balìa dei petrolieri». L’amministratore preannuncia battaglia qualora «questa situazione non venisse sanata: «Seguiremo con attenzione la vicenda. In vista di questo atteso periodo di rinascita che ci attende, non possiamo mettere a repentaglio lo sviluppo ambientale e turistico della nostra bella Italia».


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