L’iter per la bonifica dell’ex area industriale di Crotone si ferma. Lo stop, temporaneo, è stato disposto dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica con l’obiettivo di riesaminare il provvedimento con cui a inizio agosto aveva approvato il Piano elaborato da Eni. Una decisione, riporta oggi la Gazzetta del Sud, arrivata in seguito ai recenti sviluppi. Su tutti, l’individuazione da parte della società di quattro discariche all’estero, in Germania e Svezia, dove verranno smaltiti i rifiuti pericolosi.

Un’opzione, spiegano dal Mase, che presuppone «l’attivazione delle notifiche transfrontaliere nel rispetto della normativa eurounitaria vigente» e che quindi non è praticabile nell'immediato, ma solo in futuro. Tale operazione, infatti, richiederebbe «6-8 mesi» di tempo «dall’avvio dell’istanza».

Altro sviluppo che ha inciso sulla decisione del Mase di riesaminare il suo provvedimento – operazione che intende fare entro 60 giorni - è, poi, quello relativa alla chiusura di via Leonardo da Vinci: recentemente è stata condivisa la scelta di posticipare l’interdizione dell’arteria «almeno fino all’esecuzione degli interventi ambientali in corrispondenza della strada stessa (2028), che sarà a sua volta oggetto di bonifica». In questo modo, «sono venute meno le ragioni che imponevano la costruzione» di un'arteria alternativa che avrebbe collegato la Strada statale 106 con via Botteghelle «prima dell’avvio delle attività di bonifica».