Caos rifiuti, si punta ad ampliare la discarica di Cassano per superare l'emergenza

VIDEO | Nominato un commissario ad acta per procedere al sopralzo della terza buca ed alla realizzazione del quarto bacino di conferimento. Entro l'estate l'individuazione del sito su cui allocare l'Ecodistretto

99
di Salvatore Bruno
8 febbraio 2020
06:58

La conferenza stampa convocata dall’ufficio di presidenza dell’Ato 1 di Cosenza, guidato da Marcello Manna, poco prima dell’avvio dell’ennesima assemblea di sindaci, ha offerto informazioni utili sulle determinazioni assunte per mettere un argine all’emergenza rifiuti di queste ultime settimane. A soffrire in particolare è l’area urbana del capoluogo bruzio, invasa da cumuli di spazzatura rimasti per strada poiché gli impianti di smaltimento sono pressoché esauriti.

Inosservata l’ordinanza del presidente della Regione

Già nello scorso mese di settembre, il presidente della Regione Mario Oliverio, per ampliare le piattaforme di conferimento, aveva ingiunto, con una ordinanza contingibile e urgente, di provvedere al sopralzo della terza buca della discarica di contrada La Silva di Cassano e di procedere alla realizzazione di una quarta buca. Quel provvedimento però, è rimasto inattuato per la protesta degli agricoltori della zona.


Nominato un commissario ad acta

Adesso, per adempiere a quella ordinanza, è stato nominato un commissario ad acta, l’ingegner Demetrio Moschella. L’aumento della capacità dell’impianto sibarita consentirà di aumentare i flussi di scarico degli scarti indifferenziati e quindi di accelerare la raccolta, dando sollievo ai quartieri della città di Cosenza ed alle altre aree in sofferenza.

Consiglio comunale aperto

Sempre che non vi siano intoppi: la conferenza dei capigruppo del Comune di Cassano ha convocato un consiglio comunale aperto per il 13 febbraio. A quanto pare gli amministratori hanno in animo di mettere su le barricate per non far passare i camion. In ogni caso, l’allargamento di questa discarica è comunque una soluzione tampone: entro l’inizio dell’estate prossima gli spazi saranno nuovamente esauriti. Ci sarebbe maggiore respiro se si potesse attivare la discarica privata di Scala Coeli, ma i lavori di messa a norma sono bloccati da un ricorso al Tar presentato da un’associazione ambientalista locale.

Aspettando l’Ecodistretto

Si sta valutando anche l’ipotesi di spedire fuori regione o addirittura all’estero la frazione indifferenziata, ma i costi sarebbero esorbitanti, al limite dell’insostenibile: oltre 200 euro a tonnellata. Nel frattempo un altro commissario ad acta, Ida Cozza, sta lavorando per individuare il sito in cui allocare il nuovo Ecodistretto e le due discariche a servizio previsto dal piano regionale. La nomina del commissario in questo caso si è resa necessaria perché tra i sindaci non si è raggiunto un accordo, soprattutto a causa, come nel caso della candidatura avanzata e poi ritirata da Morano Calabro, della reazione dei cittadini, secondo quel fenomeno conosciuto come la Sindrome Nimby.

Subito la scelta dei siti

Il commissario Ida Cozza dovrà passare al setaccio il territorio della provincia e scegliere l'area dove realizzare l'Ecodistretto progettato dalla Martino Associati, per il quale sono disponibili 43 milioni e mezzo di euro, e quelle dove allocare le due discariche. «Soprattutto la scelta delle discariche è urgente. Lo dico fin d'ora - ha sottolineato il presidente dell'Ato Marcello Manna - Qualunque sito verrà individuato, io ci metterò la firma». 

La partita finanziaria

Contemporaneamente si gioca un’altra partita, quella finanziaria. Dal primo gennaio è venuto a mancare il cuscinetto della Regione e i comuni sono in procinto di sottoscrivere, attraverso l’Ato di appartenenza, i contratti con i gestori del servizio di trattamento dei rifiuti. Fissati paletti rigidissimi: gli enti morosi potrebbero subire la sospensione del servizio. Per questo a cascata ci sarà un inasprimento dei controlli verso i cittadini utenti, sia per abbattere l’evasione, sia per spingere ad una più corretta raccolta differenziata.

I soldi impigliati nel dissesto di Palazzo dei Bruzi

Chiarite anche le modalità del blocco dei due milioni e 700 mila euro versati dai comuni dell’Ato nelle casse di Palazzo dei Bruzi in qualità di ente capofila. I soldi sono rimasti impigliati nel dissesto ma sono regolarmente depositati in un capitolo vincolato e non pignorabile della tesoreria del municipio di Cosenza. Ma la legge dice che solo l’Organismo straordinario di liquidazione, di cui ancora si attende la nomina, ha titolo per predisporre il trasferimento dei fondi alla Regione che dovrà poi girarli ai soggetti affidatari dei servizi di smaltimento.

Giornalista
GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top