Obiettivo rifiuti zero

Crucoli attende il suo impianto di compostaggio: il progetto c’è ma manca il via libera della Regione

Il piano, redatto dall'Università di Perugia per conto del Comune, è stato finanziato con decreto del Ministero più di un anno fa ma è ancora al vaglio del settore Valutazioni ambientali. Il consigliere Francesco Gagliardi: «Permetterebbe di abbattere i costi di smaltimento e ricavare nuove entrate, con ricadute importanti sul territorio»

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di Mariassunta Veneziano
12 settembre 2023
14:54

Un impianto di compostaggio comunale per uscire dalla logica del rifiuto come scarto di cui liberarsi ed entrare in quella della risorsa da riutilizzare a proprio vantaggio. Così come aveva fatto il sindaco di Calopezzati, Antonello Giudiceandrea, un’altra amministrazione del territorio compreso tra il basso Ionio cosentino e l’alto Crotonese ha deciso di dare un segnale concreto in questo senso. È Crucoli, paesino di 2700 abitanti famoso per la sardella e di recente salito agli onori delle cronache per la vicenda della discarica di località Pipino, a Scala Coeli.

Il progetto esecutivo è stato finanziato già più di un anno fa: 200.389 euro assegnati al Comune con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con quello dell’Economia, datato 10 giugno 2022. Ma il progetto, da solo, non basta. Perché, per renderlo realtà, serve innanzitutto l’autorizzazione della Regione Calabria. E poi trovare i fondi – che potrebbero venire dalla stessa Regione – per dare il via ai lavori.


Si tratta nello specifico, spiega il consigliere comunale Francesco Gagliardi, che sta seguendo personalmente la vicenda, «di un impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti da raccolta differenziata (Forsu), del rifiuto verde, dei fanghi e dei rifiuti compostabili, mediante trattamento aerobico e maturazione del compost per la produzione di ammendante compostato che verrà ceduto a terzi per utilizzo agronomico». In parole povere, lo scarto prodotto diventa risorsa da riutilizzare in agricoltura

Una bella opportunità, oltre che un esempio virtuoso, per il territorio, che però per realizzarsi deve aspettare il via libera della Regione. «Il progetto è al vaglio del settore Valutazioni ambientali», riferisce Gagliardi. «In ragione del fatto che il quantitativo di rifiuti trattati risulta superiore al limite di 10 tonnellate al giorno – continua –, il progetto risulta essere fra quelli sottoposti a procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale di competenza regionale. Pertanto, restiamo in attesa della conclusione del procedimento valutativo e dell’atto autorizzativo da parte degli enti preposti, con la consapevolezza che si tratta di un progetto strategico, avveniristico e lungimirante, volto alla sostenibilità ecologica ed ambientale del territorio dell’alto Crotonese, in netta contrapposizione alla becera logica delle discariche che già ingenti danni ha causato al nostro territorio».  

Un progetto innovativo e basato su nuove tecnologie che, per essere realizzato, richiedeva competenze specifiche, «anche al fine di stabilire le ricadute ambientali nonché i requisiti necessari per la sua autorizzazione e costruzione», evidenzia il consigliere comunale. Così l’amministrazione guidata dal sindaco Cataldo Librandi si è rivolta al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, guidato dal docente Francesco Di Maria.

«Prevede – chiarisce Gagliardi – l’adozione di tutte le più moderne e consolidate tecnologie del settore di riferimento nonché degli accorgimenti necessari a contenerne il consumo di energia (impianto fotovoltaico), le emissioni ambientali (sistema di aspirazione aria e invio a biofiltri) e a conferire allo stesso una elevata flessibilità di esercizio e una elevata resilienza rispetto a possibili futuri cambiamenti sia della composizione sia della quantità dei rifiuti trattati».

L’area di realizzazione dell’impianto è il nuovo polo ecologico individuato dall’amministrazione all’interno dell’area industriale della frazione Torretta di Crucoli. La capacità tecnica di trattamento sarebbe di 10mila tonnellate all’anno di rifiuti compostabili per un valore complessivo di 5.975.000 euro

Una piccola grande svolta per il territorio. «Permetterebbe al Comune di Crucoli, e non solo – sottolinea il consigliere – di abbattere i costi di smaltimento dei rifiuti organici e ricavare nuove entrate. Nondimeno, sarebbero notevoli gli effetti positivi sui cittadini: ricadute occupazionali finalmente positive, sensibile diminuzione della tariffa sui rifiuti. Tutto ciò nell’ottica di un Comune “zero waste”». Un Comune a rifiuti zero, «in continuità – rimarca Gagliardi – ai risultati sinora raggiunti»: «Il Comune di Crucoli, infatti, si attesta al 75,05% (dato annuo 2023) di raccolta differenziata, collocandosi tra i primi posti nella provincia di Crotone per percentuale di rifiuti differenziati. Un dato rilevante se si considera che nel 2021 la media annua era dal 33%. Un risultato frutto dell’impegno dell’amministrazione Librandi, del proficuo lavoro dei tecnici comunali e degli operatori della raccolta porta a porta ma, soprattutto, dell’attenzione e della sensibilità dei cittadini di Crucoli».

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