Biodiversita’

Dalla vita negli alveari alla produzione del miele, i piccoli studenti della Sila protagonisti del progetto “Api in classe”

L’obiettivo è quello di trasmettere l’amore e il rispetto per la natura. Coinvolte le scuole primarie del Cosentino e dell’alto crotonese nonchè alunni diversamente abili (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Franco Laratta
17 settembre 2022
09:00
Il progetto Api in classe
Il progetto Api in classe

Entro i prossimi cento anni le api potrebbero scomparire. Le conseguenze per il futuro del pianeta sono incalcolabili, soprattutto per la biodiversità e l’alimentazione.
Nasce a San Giovanni in Fiore il progetto "Api in classe” rivolto alle nuove generazioni, soprattutto agli alunni delle scuole primarie dei diversi comuni silani e pre-silani. I primi incontri didattici e di formazione sono già stati realizzati nella scorsa primavera, grazie all’impegno di due esperti come Giordano Rubino e Giuseppe Lavigna.

L'azienda agricola Ape Silana, che vede coinvolti diversi giovani, insegna ai bambini e agli adulti i metodi di allevamento delle api, soprattutto dell’ape mellifera ligustica o ape italiana, una delle razze più desiderate dagli apicoltori. Tale specie, conserva infatti qualità eccezionali. Le colonie di api tendono a generare sciami più forti e numerosi, con grande capacità produttiva. L'obiettivo del progetto ‘Api in classe’ è quello di trasmettere l’amore e il rispetto per le api, che sono sempre più minacciate.


Sono stati coinvolti anche i bambini diversamente abili che hanno dimostrato un grande interesse per le tematiche ambientali.
L'azienda agricola Ape Silana punta alla produzione del miele al 100% naturale e certificato, senza conservanti né alterazioni e soprattutto a km 0: «Per noi non è tanto una questione di reddito, di profitto, di produzione. Per noi è prima di tutto la sensazione di fare qualcosa di bello, di far parte di un circolo virtuoso, di essere parte della natura. Tenendoci per mano a madre natura, per mano a un grande amore», dicono i ragazzi dell’azienda, particolarmente ispirati e sensibili alle tematiche ambientali e spirituali.


Le vita sulla terra dipende in gran parte dalle api. Che oggi sono in pericolo, e lo sappiamo da tempo. Quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono in vasta misura dall'impollinazione animale, mentre delle circa 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell'industria quasi l’80% richiede l’impollinazione da parte di animali: non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli ed altri vertebrati.

I formatori dell’Azienda Ape Silana hanno spiegato ai bambini la vita di un'ape. Trovando molto interesse: «Dopo 9 giorni dalla deposizione dell'uovo, la larva ha completato la sua crescita e dalla posizione ripiegata si distende occupando tutta la cella, con la testa verso l'esterno. A questo punto le operaie chiudono la cella con l'opercolo, un "coperchio" poroso di cera. Curiosità: la larva è continuamente accudita dalle api nutrici ricevendo dalle 1000 alle 2000 visite».

Una delle tappe del tour è stata la Scuola dell'infanzia paritaria "Dott. Ernesto Benincasa" e Nido d'infanzia di San Giovanni in Fiore, una storica struttura gestita dalle suore.

Giordano e Giuseppe sono molto soddisfatti: «Con nostra sorpresa, abbiamo trovato sul posto tanti lavoretti e un fantastico allestimento a tema "Api". Tutto curato nei minimi dettagli. I bambini, nonostante la loro tenera età, hanno dimostrato forte curiosità, collaborazione e voglia di scoprire il mondo dell'apicoltura insieme all'entusiasmo delle loro fantastiche maestre. Dopo aver smielato hanno potuto assaggiare direttamente il prodotto ricavato con le proprie mani».


Gli apicoltori e formatori Giordano Rubino e Giuseppe Lavigna seguono questo percorso educativo nelle scuole, soprattutto per insegnare a rispettare la natura che ci circonda. Già dal finire dello scorso anno scolastico hanno iniziato un tour nell’area silana e pre silana e nell’Alto crotonese:
«È stata un'esperienza strepitosa! Siamo partiti con lo scopo di trasmettere ai bambini la passione per questo mondo magico, fondamentale per tutti noi che si chiama apicoltura, ma il risultato ha superato le nostre aspettative. Ogni singolo momento ci ha regalato emozioni nuove e diverse».
Il progetto è ripreso con l’inizio del nuovo anno scolastico. Perché come diceva Harding Carter: «Ci sono solo due lasciti inesauribili che dobbiamo sperare di trasmettere ai nostri figli: delle radici e delle ali».

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