Smaltimento rifiuti

Depurazione, Occhiuto sospende riapertura impianto San Sago: «Ci sono ancora aspetti da chiarire»

Nella giornata di ieri era prevista la conferenza dei servizi che però è stata annullata. Il presidente della Regione chiede ulteriori controlli e il parere dell'avvocatura regionale

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di Francesca  Lagatta
29 luglio 2022
13:31
Una veduta dell’impianto di San Sago dall’alto
Una veduta dell’impianto di San Sago dall’alto

«La struttura ha, in teoria, tutte le autorizzazioni in regola, ma ci sono ancora aspetti da chiarire e, legittimamente, i sindaci del territorio, calabresi e lucani, chiedono ulteriori approfondimenti. Se ci sono nuove verifiche da fare per dissipare dubbi o incertezze, queste vanno effettuate con il massimo rigore e con grande attenzione. Non si scherza con la salute dei cittadini, e l’ambiente va salvaguardato con ogni mezzo da possibili contaminazioni o processi inquinanti». Usa queste parole il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per rinviare momentaneamente la decisione sulla possibile riapertura dell'impianto di smaltimento dei rifiuti pericolosi e non di San Sago, la zona montana di Tortora che ospita la struttura.

L'impianto a ridosso del fiume Noce

L'impianto, chiuso già da qualche anno per consentire i controlli, si trova a ridosso del fiume Noce, in area Sic (sito di interesse comunitario) e in passato ambientalisti e cittadini avevano sollevato il sospetto di un presunto inquinamento ambientale. Finiti sotto indagine, i gestori dell'impianto sono stati tutti assolti dalle accuse di sversamenti illeciti. Ma gli amministratori del comprensorio e gli attivisti vogliono ancora vederci chiaro e capire se di per sé l'impianto possa rappresentare o meno un pericolo per la salute pubblica.


Il "no" di Occhiuto

Dopo l'ok dei dirigenti degli uffici preposti della Regione Basilicata (la struttura sorge al confine calabro-laucano), ieri era attesa la decisione dei colleghi calabresi, ma in giornata si era appreso che la conferenza dei servizi era stata annullata. Oggi l'annuncio del presidente Occhiuto: «Per queste ragioni ho dato mandato ai miei uffici di rimandare ogni decisione in merito alla riapertura di questo impianto. Il direttore generale del Dipartimento Ambiente e tutela del territorio della Cittadella ha, dunque, sospeso la Conferenza dei servizi, chiedendo un approfondimento ulteriore e un parere all’avvocatura regionale. Solo dopo questi passaggi formali decideremo il da farsi. Dispiace, invece, che la Regione Basilicata non abbia condiviso con noi questo percorso e abbia deciso di disertare la Conferenza dei servizi, dando così implicitamente l’ok alla riapertura della struttura di San Sago senza pretendere nuove verifiche».

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