Trekking tra i rifiuti a Vibo, la Dusty replica: «Arresto per chi sporca»

La società che gestisce la raccolta dell’immondizia sul territorio della città capoluogo di provincia punta il dito contro l’inciviltà dei residenti e propone tolleranza zero

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1 settembre 2019
18:11

La società siciliana che gestisce la raccolta dei rifiuti a Vibo Valentia, la Dusty, sente l’esigenza di dire la sua in merito al nostro reportage sull’abbandono di immondizia lungo il vecchio tracciato della Littorina, che nelle intenzioni delle amministrazioni pubbliche coinvolte sarebbe dovuto diventare uno dei sentieri di trekking più suggestivi del Vibonese, invece accoglie gli escursionisti con micro discariche ad ogni curva. Da qui la replica della Dusty, che è intervenuta con una nota.
«La gestione dei rifiuti – scrive la società - è un problema che attanaglia molte regioni italiane, non solo la Calabria. Tutti dovrebbero assumersi la responsabilità di tutelare i territori in cui viviamo, a prescindere il ruolo istituzionale, sociale o politico. Scaricare l’intera responsabilità su chi amministra i territori o su chi gestisce il servizio di igiene ambientale, come nel caso della Dusty nel territorio di Vibo Valentia, non è esaustivo. Perché bisogna fare leva sui cittadini: ognuno deve farsi carico del controllo sociale nei confronti degli incivili, bisogna prevenire quegli atti che danneggiano l’immagine dell’Italia».
La Dusty, dunque, suggerisce una campagna “tolleranza-zero”, anche con l’eventuale arresto dei trasgressori.
«In Sicilia - continua -, definita la maglia nera a livello nazionale sul fronte ambientale per le insufficienti percentuali registrate sulla raccolta differenziata, è in atto il pugno duro contro chi sfregia le bellezze che madre natura le ha donato. E prende terreno la consapevolezza che la repressione da sola non basta. Manlio Messina, assessore regionale al Turismo della Regione siciliana, è convinto che “l’oltraggio al territorio andrebbe punito con l’arresto”. Perché, spiega, “è vergognoso salire sull’Etna, patrimonio dell'Unesco, e vedere sparse qua e là discariche abusive d’immondizia: non solo sulla strada, ma anche nel parco”. La posizione del politico siciliano, non è lontana alla mission Dusty anzi, è più vicina di quanto si possa immaginare giacché il bene collettivo andrebbe gestito da tutti i cittadini, con buon senso, rispetto delle regole, collaborazione e responsabilità sociale».


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