Ecodistretto a Morano: «Contro di noi campagna di terrorismo politico»

VIDEO | Il sindaco De Bartolo spiega perché ha revocato la disponibilità ad ospitare l'impianto: «Inaspettata la reazione dei cittadini: siamo stati costretti a barricarci in comune»

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di Salvatore Bruno
27 settembre 2019
06:49

«C’eravamo sbagliati: la mia cittadinanza non vuole l’Ecodistretto a Morano». Il sindaco Nicolò De Bartolo ha spiegato i motivi della improvvisa revoca della delibera con cui aveva offerto la disponibilità della propria amministrazione ad ospitare nel territorio del proprio comune l’Ecodistretto, l’impianto di riciclo e compostaggio per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti della provincia di Cosenza. Lo ha fatto durante la seduta dell’Ato 1 tenutasi nel ridotto del Teatro Rendano, all'indomani della inattesa decisione. De Bartolo ha ammesso di aver innestato la retromarcia a causa delle gravi tensioni alimentate in paese dalla scelta assunta senza preventivamente informare la popolazione in maniera adeguata. E da quando la notizia della costruzione dell'Ecodistretto è diventata di dominio pubblico, per lui è iniziato un vero e proprio assedio: «E’ stata una settimana di passione – ha detto – Abbiamo subito aggressioni verbali, è stata avviata una campagna terroristica dal punto di vista politico. La popolazione evidentemente non vuole questo tipo di sviluppo. Di contro però, non sa neppure cosa sia un Ecodistretto. Nel frattempo l’area in cui doveva essere costruita l’infrastruttura resterà nelle attuali condizioni, dismessa e addirittura più dannosa per l'ambiente rispetto all'Ecodistretto stesso». Ecco l’intervista che abbiamo realizzato


L’inerzia della politica e l’arrivo del commissario

In sostanza, l’assemblea dei sindaci, presieduta da Marcello Manna, non è riuscita a trovare la quadra, ad individuare un sito idoneo per allocarvi l’impianto, di cui c’è maledettamente bisogno per evitare che la spazzatura riempia strade e marciapiedi fino ai tetti delle case, ed a farlo accettare ai cittadini, spiegando loro le caratteristiche della piattaforma, il cui impatto ambientale, sostengono i tecnici, è prossimo allo zero. L’argomento peraltro, sembra non interessare affatto gli amministratori locali: in media alle riunioni dell'Ato è presente appena un terzo dei rappresentanti dei comuni e nella seduta di ieri, cruciale alla luce della revoca annunciata dal sindaco di Morano, addirittura non si è raggiunto il numero legale, complice l'assenza dei rappresentanti di Corigliano-Rossano, trattenuti dalle solenni celebrazioni di San Nilo. La politica abdica al suo ruolo rinunciando a determinarsi e ad assumere decisioni anche scomode ed impopolari, ma necessarie per il bene della collettività. Salvo poi bussare alle porte della Regione per chiedere soluzioni emergenziali quando le discariche sono sature e l’immondizia non può essere raccolta nelle strade. L’Ecodistretto in ogni caso, dovrà essere realizzato per cui, poiché l’Ato non ha individuato il sito in cui allocarlo, sarà nominato un commissario ad acta al quale spetterà il compito di assumere la scomoda decisione sulla base di una valutazione tecnico-logistica.

 

Giornalista
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