L’Etna torna a farsi sentire: esplosioni e colonna di cenere alta 4500 metri

Nelle scorse ore è stato registrato un incremento dell'attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est

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di Redazione
22 maggio 2020
14:42
Etna in attività, foto Ingv Catania
Etna in attività, foto Ingv Catania

 Improvvisa accelerazione dell'attività eruttiva la notte scorsa sull'Etna. Nelle scorse ore è stato registrato un incremento dell'attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud Est con spettacolari lanci di brandelli di lava incandescente. La fase esplosiva ha prodotto una nube di cenere vulcanica che raggiunge i 4.500 metri di altezza ed è dispersa in direzione sud-ovest.

 


Il fenomeno, secondo l'Ingv-Oe di Catania, dopo tre ore ha avuto una forte diminuzione con l'emissione di cenere confinata tutta nella zona sommitale del vulcano. Non ha subito modificazioni in vece l'attività esplosiva al cratere Voragine. L'ampiezza del tremore vulcanico (segnale associato alla circolazione dei fluidi nel vulcano) è in decremento e ora è su valori medi. La sorgente del tremore è nell'area del Nuovo Cratere di Sud- Est ad una profondità media di 2.8 km sopra il livello del mare. Per quanto riguarda l'attività infrasonica non si registrano variazioni sostanziali, ma è da segnalare uno spostamento delle sorgenti nell'area del cratere di Nord-Est.
   

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