Rende, furto di piante lungo il torrente Settimo: sequestri e denunce

Le indagini hanno permesso di rilevare anche la presenza di un'area adibita a discarica lungo il corso d'acqua

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21 dicembre 2018
09:02
Sequestro a Rende
Sequestro a Rende

A seguito di servizio di controllo del territorio su segnalazione al numero di pronto intervento ambientale 1515 dei Carabinieri Forestali, i militari della Stazione di Cosenza sono intervenuti nei giorni scorsi lungo il corso del torrente “Settimo” nel comune di Rende al confine con il territorio di Montalto Uffugo. Qui si è accertato il furto di numerose piante facenti parte delle aree ripariali dell’ecosistema fluviale del torrente poste all’interno di terreni di pubblica e privata proprietà.


Le indagini


Le indagini hanno consentito subito di risalire agli autori che dovranno rispondere di furto aggravato di alberi di alto fusto e distruzione e deturpamento di bellezze naturali. Si tratta di tre operai dipendenti di una ditta boschiva, l’amministratore della ditta e un ed una quinta persona proprietaria dell’area di accesso al Torrente utilizzata dagli autori per commettere tali furti. Sono stati sequestrati un trattore e due motoseghe utilizzati per tagliare le piante e portarle via. Da accurato sopralluogo si è accertato che i soggetti avevano proceduto ad una “ripulitura” delle aree boscate poste alla destra idrografica del torrente Settimo e limitrofa ad un’area dove viene svolta attività imprenditoriale da parte degli autori del reato.



Il sequestro


In questo sito all’interno di un piazzale infatti sono stati rinvenuti le piante trafugate o accatastate le quali con l’ausilio di una cippatrice, macchina operatrice capace di ridurre in piccoli pezzi alberi di grosse dimensioni, triturate per essere poi trasportate come biomassa presso le centrali termiche che utilizzano questo combustibile. Circa un ettaro l’area boscata oggetto del taglio furtivo. Durante il controllo si è anche constatato all’interno dell’area dove sono state ritrovate le piante accatastate la presenza di una discarica non autorizzata (1200 metri circa) sul margine destro del corso del Torrente Settimo dove, negli anni, erano stati abbandonati in modo incontrollato sul suolo rifiuti di vario genere. Parte di tali rifiuti incombe sulle sponde del Torrente Settimo con rischio di reale pericolo di scivolamento all’interno dell’alveo. Si è pertanto posto sotto sequestro anche questa area a carico degli stessi autori del reato di furto, il proprietario dell’area e l’Amministratrice dell’attività imprenditoriale che ha dato origine a tali illeciti ambientali.

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