Incontro in municipio

Ordinanza anti “dune selvagge” a Paola, i proprietari dei lidi protestano in Comune: «Come ci difendiamo dalle mareggiate»

Il provvedimento emanato dal sindaco Giovanni Politano ha imposto rigide prescrizioni sulla pratica di erigere muri di sabbia. Per i balneari regole incompatibili con le condizioni meteo autunnali

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di Francesco Frangella
9 novembre 2023
23:00

Precedente di 48ore alla mareggiata che nello scorso weekend ha sferzato il litorale tirrenico cosentino, un’ordinanza del sindaco di Paola ha mandato gambe all’aria i piani di difesa delle strutture balneari presenti sulla costa cittadina, perché ha imposto rigide regole per la realizzazione delle dune perimetrali generalmente erette attorno ai lidi utilizzando la sabbia della spiaggia circostante.

Secondo il dispositivo del primo cittadino, i recinti potranno essere realizzati solo con la rena proveniente da siti in cui è avvenuto un ripascimento, zone ricadenti nel quadrante meridionale, nell’area nota come quella “dei bracci” o “delle t”, da cui dovrebbero essere estratte centinaia di camionate di sabbia per coprire l’intera riviera a nord, causando un viavai di mezzi pesanti notevole per poter essere gestito secondo le tempistiche dettate dalla stagione in corso.


Contro la presunta illogicità del ragionamento su cui si fonda il disposto sindacale, che prevede anche salate sanzioni in caso di mancata osservanza, e per chiedere di promulgare un atto che dia prospettive stabili ai titolari delle concessioni adesso esposte ai rischi del maltempo, una delegazione di balneari ha fatto pacificamente irruzione in municipio, per un confronto con l’istituzione sulle prossime azioni da intraprendere.

Tra i portavoce del gruppo presentatosi nella sala consiliare del municipio tirrenico, Francesco Imbroisi, presidente della locale sezione della Fiba Confesercenti, ha sollecitato l’amministrazione ad intervenire con un provvedimento di ampio respiro, che nel rispetto del Piano Spiaggia comunale, consenta di pianificare interventi duraturi a difesa delle strutture.

«Abbiamo chiesto l'incontro - ha detto Imbroisi poco prima di entrare in municipio - sia con l'amministrazione comunale che con l'ufficio tecnico, perché secondo noi, vista l'imminente mareggiata che ci sarà questo weekend dalle nostre parti, chiederemo con forza di attivare una serie di procedure, o comunque un provvedimento definitivo dal punto di vista nostro, per proteggere le nostre imprese turistiche per il periodo invernale».

«Cosa rivendichiamo? - ha chiosato ironicamente il presidente Fiba Confesercenti di Paola - Una breve premessa: noi, per 9 anni, abbiamo regolarmente fatto delle difese a protezione degli stabilimenti balneari. Sembrerebbe che da un paio di anni a questa parte, qualcosa, sempre a loro dire (il riferimento è alle istituzioni richiamate nell’ordinanza, ndr), impedisce di seguire la vecchia procedura. Benissimo, noi di questo ne prendiamo atto, ma nel frattempo? Porto all'attenzione che lo strumento urbanistico vigente in questo comune, che è il cosiddetto piano comunale di spiaggia, nell'ultima variante, nella relazione fatta dai progettisti, prevede, tra le altre cose, che nel periodo invernale le strutture balneari devono essere messe in sicurezza, da quelli che sono gli eventi marosi ma anche dal fenomeno dell’erosione costiera. Quindi, se lo strumento urbanistico nella sua variante prevede la protezione, se comunque il sindaco, essendo il primo responsabile in ambito di protezione civile, giustamente fa delle ordinanze che ci impongono di proteggere le nostre strutture, nello stesso tempo troviamo assurdo che mentre da un lato ci viene chiesto di proteggere la nostra struttura, dall'altra parte poi c'è un sistema sanzionatorio che inibisce l’allestimento delle barriere stesse».

«Una volta tanto - ha concluso Francesco Imbroisi - la mano destra deve sapere chi fa la sinistra, perché è con entrambe che riusciremo probabilmente a difendere le nostre imprese turistiche, che sono un fiore all’occhiello di questo paese, non ce lo dimentichiamo. Noi non dobbiamo essere lasciati così, in balia della prima mareggiata di turno. Va fatto un piano di protezione civile puntuale, ma ottemperando a quello che dicevo prima, mettendo in pratica ciò che già è previsto all'interno della variante del piano comunale di spiaggia. Si tratta soltanto di fare la cosiddetta quadratura del cerchio».

L’esito dell’incontro è stato tale da aver probabilmente accontentato i balneari in questa fase emergenziale, che prevede, già per sabato, una nuova mareggiata (forse un po' più intensa di quella del fine settimana scorso).

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