Stabilimento balneare distrutto dalla mareggiata a Sant'Andrea Ionio

VIDEO | Il titolare del lido "la Bussola" Pino Codispoti e il sindaco Nicola Ramogida chiedono all'Autorità di Bacino Regionale interventi di somma urgenza per far fronte ai problemi dell'erosione costiera e mettere in sicurezza il litorale andreolese

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di Rossella  Galati
2 novembre 2018
12:18

A Sant'Andrea Apostolo sullo Ionio, nel Catanzarese, la furia del mare, nella notte tra lunedì e martedì scorso, si è abbattuta sullo storico stabilimento balneare "la Bussola" ingoiando metri di sabbia e facendo rimanere la struttura in parte sospesa nel vuoto. «Oggi siamo a circa 4 metri di dislivello tra il piano di calpestio su cui ci troviamo e la spiaggia - spiega Giuseppe Codispoti, titolare insieme alla sorella Cinzia dello stabilimento - immediatamente c'è stato l'intervento delle forze dell'ordine, dei Carabinieri, della Capitaneria di Porto di Crotone e del sindaco Nicola Ramogida. Stiamo studiando come poter mettere in sicurezza quello che è rimasto».

Il problema dell'erosione costiera

È un litorale ferito dall'erosione costiera quello andreolese che negli anni ha visto scomparire metri e metri di sabbia. Un problema sul quale diverse volte sono intervenuti sia i privati che l'amministrazione comunale. «Il problema della spiaggia che manca è qualcosa che portiamo avanti da anni ma nessuno poteva immaginare che si sarebbe arrivati a questo livello - aggiunge il proprietario - il nostro locale è stato edificato nel 1981, allora avevamo una spiaggia superiore a 100 metri lineari. Era inimmaginabile che a distanza di tanti anni il mare arrivasse a mangiarsi i locali. E anche le forme di protezione della struttura erano rapportate alle necessità del momento». Per il sindaco Ramogida un lido che sparisce va a colpire l'economia turistica di Sant'Andrea che è la fonte principale di reddito. «E' nel turismo che si fonda l'economia del nostro paese - evidenzia il primo cittadino - la conoscenza dei problemi dell'erosione costiera di questo litorale nasce per la prima volta nel 2016 quando noi comunichiamo che c'è una erosione in atto che è piuttosto veloce. Nel masterplan 2013 non c'era nessuno studio del litorale di Sant'Andrea. Dopo la nostra comunicazione la Regione Calabria si è dimostrata molto attenta, ha fatto sue le nostre ragioni e quindi a novembre del 2016 ha mandato un geometra per studiare gli effetti dell'erosione su questo litorale. Da lì è iniziato un percorso che purtroppo nei tempi è lento rispetto alla velocità del fenomeno. L'avanzamento e la rabbia del mare in questi giorni ha distrutto questo splendido lido trasformando la nostra spiaggia».


L'appello all'Autorità di Bacino Regionale

Quello che chiede ora la famiglia Codispoti è che l'Autorità di Bacino regionale, unico ente a poter intervenire essendo "la Bussola" un locale privato su area demaniale, possa procedere tempestivamente con la messa in sicurezza di quello che è rimasto per poter pensare successivamente ad un progetto di ricostruzione. «Nè io né il sindaco possiamo intervenire - spiega Codispoti - di fatto tutti abbiamo le mani legate. Pertanto sollecitiamo un'operazione da parte dell'Autorità di Bacino, unica autorizzata per legge a mettere mano su questa cosa, proprio perché è una conseguenza dell'erosione costiera che l'ente sta combattendo. Chiediamo quindi un intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza di ciò che resta. C'è il rischio che nelle prossime settimane altre mareggiate continuino a scavare il locale da sotto e quindi il tracollo iniziale vada avanti fino a inghiottirlo completamente. I tempi della burocrazia sono lunghi mentre il mare corre un po' più velocemente rispetto a noi». Danni ingenti, quelli provocati dalla mareggiata, che ammontano a circa 150mila euro. «La cifra necessaria per poter mettere in sicurezza e quindi rendere di nuovo agibile la struttura è fuori dalla nostra portata - aggiunge Codispoti - in ogni caso solo dopo che saranno fatti interventi per proteggere la struttura dall'erosione costiera si potrà fare un progetto di ricostruzione. Anche là ci vorrà il sostegno del pubblico, poiché i numeri da affrontare sono di una violenza tale che noi sicuramente non saremo in grado di portare avanti».

L'impegno del sindaco Ramogida

Sul problema dell'erosione costiera il sindaco Ramgoida è determinato: «a metà novembre ci sarà un incontro per discutere del progetto regionale anti erosione che prevede la costruzione di due pennelli semisommersi sul territorio di Sant'Andrea e di altri interventi ad Isca. Ma nell'immediato chiederemo alla Regione un intervento di somma urgenza per salvare le strutture che ancora rimangono, altrimenti questa erosione, e siamo ancora all'inizio di novembre, rischia di deturpare tutto il territorio e di mangiarsi quello che resta».

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