Moria di pesci al lago Angitola, l’Arpacal: «Trovate tracce di insetticidi»
In particolare, i fattori inquinanti sono stati individuati in ddt e fenantrene. Il caso aveva sollevato non poca preoccupazione
![Pesci morti sulle sponde del lago Angitola](https://img.lacstatic.it/_photo/2019/ottobre/animali/2019_pesci-morti-angitola..jpg)
Con una nota inviata questa mattina al Commissario straordinario del Parco regionale delle Serre, Giuseppe Pellegrino, nonché ad una serie di autorità competenti sul territorio tra cui la Prefettura di Vibo Valentia, come anticipato nei giorni scorsi il direttore del Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia, Clemente Migliorino, ha trasmesso gli esiti analitici del prelievo delle acque superficiali nel lago Angitola, nella zona antistante il rifugio “Pasquale Cricenti”, nel comune di Maierato. La documentazione, che consiste in 18 rapporti di prova, descrive i risultati di tutte le attività svolte dall’Arpacal a seguito della chiamata in causa da parte del Commissario del Parco delle Serre, dopo il ritrovamento di pesci morti sulle rive dell’invaso.
«Le analisi chimico-fisiche, batteriologiche ed eco-tossicologiche, effettuate su un campione di acqua superficiale – spiega Migliorino nella lettera alle Istituzioni – sono da riferire al campione istantaneo prelevato in superficie dalla sponda sinistra del lago, nel punto da voi indicato per una significativa moria di pesci. Il test di eco-tossicità, i valori chimico-fisici, microbiologici e ossigeno disciolto, così come i metalli rientrano nei valori di norma. I policlorobifenili (Pcb) sono inferiori al limite di rilevabilità del metodo. Le analisi dei fitofarmaci rilevano la presenza di dde e ddt; inoltre viene rilevata la presenza di para para Dde e Ddt totale (pesticidi), entrambi in concentrazioni superiori se confrontato i rispettivi standard di qualità ambientali, espressi come valori medi annui, riportati nella tabella 1A del decreto legislativo 172 del 2015 (Il Dde è un composto chimico derivante dalla perdita di acido cloridrico del ddt, ndr). La ricerca degli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) – conclude Migliorino – ha rilevato la presenza di fenantrene (sostanza inquinante) mentre gli altri Ipa sono tutti al di sotto dei limiti di rilevabilità del metodo».
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