Randagismo, situazione al collasso a Vibo. Le associazioni scrivono al sindaco

Chiesto un confronto con le istituzioni per improntare una strategia efficace contro il proliferare di animali vaganti sul territorio: «Possiamo collaborare ma non sostituirci agli enti preposti»

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di Redazione
11 agosto 2019
07:56
Randagismo
Randagismo

È emergenza randagismo nel Vibonese. Lo ribadiscono da tempo cittadini e associazioni che chiedono un incontro urgente al sindaco di Vibo Valentia, al direttore generale dell’Asp e al prefetto. L’ultima richiesta arriva da Giuseppe Ceravolo, volontario, che invoca l’intervento degli enti preposti per far fronte ad un fenomeno preoccupante:

«Noi volontari – scrive - siamo molto stanchi e sviliti, pensate  che ne stiamo gestendo sul territorio sopra richiamato all'incirca una sessantina che vengono quotidianamente curati. Possiamo collaborare ma non certamente sostituirci alle istituzioni preposte. Con il passare del tempo ci stiamo accorgendo, nostro malgrado, delle difficoltà economiche».


 

Per sfamare i cani, come riporta Ceravolo, servono 25 chili di pane al giorno e circa dieci scatolette di carne: «I volontari trascurano i propri affetti pur di aiutare gli animali in difficoltà». Agli abbandoni s’aggiunge il problema delle mancate sterilizzazioni. Così come l’esigenza di un canile sanitario. Quindi l’invito alla collaborazione e al confronto per impostare delle strategie comuni. Altra questione, riguarda l’aumento dei cinghiali e le loro scorribande notturne nelle zone di Portosalvo e Trainiti: «Anche in questo caso – aggiunge – servono interventi».

 

 

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