Reggio, scavi di piazza Garibaldi: da gioiello artistico a luogo di degrado

VIDEO | Situata al centro cittadino, l'area versa in stato di totale abbandono. I cittadini del comitato "Corso sud" denunciano l'inefficienza dell'amministrazione Falcomatà 

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di Angela  Panzera
24 agosto 2018
14:55
Gli scavi archeologici di piazza Garibaldi a Reggio Calabria
Gli scavi archeologici di piazza Garibaldi a Reggio Calabria

Dovevano essere un gioiello artistico per l’intera città e invece versano in totale abbandono gli scavi archeologici di piazza Garibaldi, nel pieno centro di Reggio Calabria a due passi dalla stazione centrale. Non è di certo un bel biglietto da visita per viaggiatori e turisti che per oltrepassarla devono fare lo slalom tra immondizia e incuria di ogni tipo. Un mese fa il comune li ha interrati nella speranza di proteggerli- ed in vista di un eventuale “ri-asfaltamento” dell’area-ma, più passa il tempo più diventano una discarica. Interrati grazie alla donazione, dei materiali, da parte di una ditta esterna. L’amministrazione comunale ha assicurato che si tratta di una “soluzione provvisoria”, ma i problemi generali di manutenzione e mancata pulizia rimangono.

 


I cittadini riuniti nel comitato ”Corso sud” da oltre due anni chiedono risposte concrete a palazzo san Giorgio. «La piazza deve ritornare alla città- afferma alla nostra testata Luciano Simone, presidente del comitato, ed oggi i “passi” che sono stati compiuti non solo non la rendono disponibile ai commercianti e ai cittadini ma, sottolineano questo momento di stallo istutizionale. Abbiamo seguito tutta la vicenda fin dall’inizio e siamo conoscenza del protocollo di intesa che vincola il comune a reperire i fondi economici e la soprintendenza a redigere un progetto. Nell’apirle scorso la soprintendenza ha presentato lo studio di fattibilità e l’amministrazione comunale non era presente a testimonianza dell’inadeguatezza di questa amministrazione rispetto a quelli che sono i ritrovamenti di piazza Garibaldi.

 

Tra i tre siti archeologici quello rinvenuto nel primo scavo (nei pressi proprio del corso cittadino) è un reperto di importanza mondiale. Avere questi ritrovamenti e non valorizzarli, chiosa Simone, vuol dire “foderare” gli occhi davanti quello che poteva essere un volano per il turismo reggino». Tra Comune, Ministero de beni culturali e Soprintendenza, vi è infatti, un rimpallo di responsabilità che va a discapito della cittadinanza e degli operatori commerciali. Tra mancanza di fondi e inefficienza, il progetto di riqualificazione della piazza rimane solo un’idea senza forma.

 

A Palazzo San Giorgio il comitato da un lato chiede che la piazza torni ad essere carrabile  ma «gli interventi per asfaltarla non sono ancora previsti; qua si tratta di aspettare ancora dei mesi». Punto importante delle istanze del comitato sono i fondi per il progetto di riqualificazione. «Chiediamo che gli oltre undici milioni di euro, previsti nel Decreto Reggio per il parcheggio di piazza Garbiladi, vengano, come previsto dallo stesso, destinati all’area che ne ha immensamente bisogno. Ciò lo chiediamo fin dall’inizio; sono trascorsi 27 mesi inutilmente - ha concluso Luciano Simone-  e nel frattempo l’area è diventata un discarica»

 

 

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