Rifiuti, Regione: «Commissari nei Comuni che non pagano i debiti»

Negli ultimi cinque anni la somma anticipata dalle casse regionali per sopperire al mancato pagamento ammonterebbe a oltre 300 milioni di euro

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di Redazione
24 luglio 2018
18:56

«I Comuni inadempienti, nel versamento delle tariffe sullo smaltimento dei rifiuti, rischiano di determinare una condizione di crisi per il funzionamento più complessivo del sistema di smaltimento dei rifiuti. Dopo ripetute sollecitazioni a regolarizzare la situazione, per i Comuni trasgressori saranno nominati dei commissari ad acta per la riscossione dei debiti maturati». Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale.


«Questa Amministrazione - dichiara il presidente della Regione, Mario Oliverio - si vede costretta a nominare dei commissari perché soltanto l'incasso della tariffa consente di poter far fronte alle spese necessarie per il pagamento dei concessionari e dei gestori dei diversi servizi afferenti al sistema dei rifiuti in assenza del quale si creerebbero disfunzioni e criticità nel conferimento e nello smaltimento dei rifiuti. Mai avremmo voluto adottare questo provvedimento».
Oliverio ha poi ricordato che la Regione «ha emanato una serie di provvedimenti di indirizzo politico-amministrativo con il duplice scopo di salvaguardare le casse regionali da un possibile “buco di bilancio” senza ledere le già compromesse casse comunali e scongiurare quindi un possibile dissesto finanziario degli enti locali morosi».



In particolare, «è stata introdotta la possibilità per i Comuni di rateizzare il proprio debito attraverso dei piani di rateizzazione triennale successivamente estesi a 5 anni, riducendo altresì al 10% la percentuale del versamento dell'acconto su quanto dovuto. La Regione si è anche prodigata per assicurare il corretto conferimento dei rifiuti urbani negli impianti di trattamento regionale. E ciò, nelle more del completamento del riordino del sistema di gestione dei rifiuti definito dalla legge regionale n. 14/2014, fino quando i Comuni non subentreranno nelle loro naturali funzioni, vale a dire fino a quando le Comunità d'ambito, costituite da tutti i sindaci dei comuni ricadenti nell'Ato provinciale di appartenenza, saranno definitivamente operative».


La Regione ha inoltre «stanziato ulteriori 28 milioni di euro, mentre la somma anticipata dalle casse regionali per sopperire al mancato pagamento dei Comuni nel periodo 2013-2018 ammonta a oltre 300 milioni di euro, nonostante i numerosi solleciti effettuati e la continua disponibilità degli uffici regionali a rivedere, nel rispetto delle deliberazioni emanate dalla Giunta, i piani di rientro comunali».


Il governatore ha poi rimarcato come «non sia giusto e moralmente corretto che gli enti locali virtuosi debbano subire le conseguenze di chi non ottempera a quanto prescritto dalla legge». Perciò, «la Regione si vede costretta ad attivare poteri sostitutivi con la nomina di commissari ad acta per consentire, a breve termine, di poter disporre di adeguate risorse finanziarie necessarie al pagamento dei debiti correnti, con l'obbiettivo di scongiurare la paralisi del servizio di smaltimento rifiuti e di ripiombare in una condizione di emergenza dalla quale abbiamo tolto la Calabria non senza difficoltà ed assunzione di responsabilità».


Il comunicato ha concluso evidenziando oltre il 31 dicembre prossimo «non saranno più possibili ulteriori proroghe, anche se si considera la condizione di difficoltà determinata dal mancato trasferimento delle risorse, per come ampiamente sopra evidenziato».

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