Gioia Tauro

Termovalorizzatore, i movimenti rilanciano il modello rifiuti zero

Nuova assemblea per ribaltare la decisione della Regione che vuole raddoppiare l'impianto. A mobilitarsi questa volta le organizzazioni contrarie all'incenerimento, secondo i quali la Calabria sta contraddicendo l'indirizzo imposto dall'Europa

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di Redazione
18 giugno 2022
14:40

«Il coordinamento dei Movimenti per la Difesa dei Territori - CMDT - ringrazia i cittadini della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Reggio Calabria che hanno preso parte, ieri, all'iniziativa in tema di incenerimento dei rifiuti, tenutasi nella città di Gioia Tauro alla presenza della Amministrazione comunale. Si ringraziano i sindaci presenti e gli ospiti». È quanto si legge in una nota del CMDT.

«Dall'incontro - continua - nasce la proposta di lavoro tra l'associazione Zero Waste e le Istituzioni al fine di utilizzare, il protocollo internazionale Rifiuti Zero, come soluzione alternativa all'incenerimento, ecocompatibile ed in grado di sviluppare un'economia dal basso virtuosa ed in grado di creare effettiva occupazione, anche attraverso la nascita di start-up che si occupino di riuso e riciclo della materie, prima che queste diventino rifiuti e scarti».


«È emersa la forte preoccupazione, in termini sanitari, oltre che ambientali ed economici, di continuare sulla via dell'incenerimento. Invitiamo, come coordinamento, le Amministrazioni Comunali che, ad oggi, non si sono ancora espresse e non erano presenti, di voler prendere posizione, come ci ha ricordato, nel suo intervento, il sindaco Michele Conia che suggerisce di partire dai provvedimenti già adottati da alcuni Consigli comunali».

«Chi professa la strada dell'incenerimento, come unica soluzione possibile, non conosce evidentemente il manifesto Rifiuti Zero a cui hanno aderito ben trecentotrenta Amministrazioni comunali, in Italia e all'estero. Il CMDT ritiene che vada riadeguato il Piano Rifiuti della Regione Calabria alle pratiche di un'economia circolare, massimamente orientate alla raccolta differenziata. Altre iniziative, a contenuto tecnico, verranno predisposte nei prossimi mesi».

«Chiediamo che venga immediatamente convocato un tavolo tecnico operativo e una unita di crisi permanente che lavorino al progetto e si occupino di gestire la fase transitoria ed eventualmente emergenziale, visto l'arrivo della stagione calda. Invitiamo - si legge in conclusione della nota - la Regione Calabria ad essere presente e ripensare, assieme ai cittadini, il futuro della gestione dei rifiuti, ma non solo, a fare della Calabria un avamposto virtuoso di pratiche sostenibili.

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