Sezioni
Edizioni locali
Blog
lunedì 7 marzo 2022 | 23:00
Cronaca

Verso le elezioni - Comunali a Bovalino, Maesano punta alla riconferma: «Ricandidarsi è un obbligo morale» - Notizie

VIDEO | L'attuale primo cittadino ha ufficializzato la sua discesa in campo per la tornata elettorale della prossima primavera: «Necessario dare continuità al nostro progetto politico»  

di Ilario  Balì

Con i suoi quasi 9.000 abitanti è uno dei comuni del reggino più popolosi chiamati a rinnovare il consiglio comunale nella tornata elettorale della prossima primavera. A Bovalino c’è grande fermento tra gli schieramenti alle prese con incontri per definire la composizione delle liste. Di certo al momento c’è che l’attuale sindaco Vincenzo Maesano punta al bis. «Sono stati cinque anni molto intensi – afferma – basati sull’impegno, sul sacrificio e sulla presenza costante e assidua nel Comune, nonchè del confronto con la cittadinanza. Un confronto che è stato anche ascolto prima della campagna elettorale del 2017. Cinque anni dopo quelle idee si sono trasformate in fatti determinanti per il miglioramento del nostro paese. Non soltanto abbiamo garantito i servizi pubblici essenziali, ma abbiamo puntato anche su ambiente e risanamento finanziario».

L’attuale primo cittadino si presenterà ai nastri di partenza a capo del movimento civico Agave. «E’ un movimento nato nel 2013 – prosegue Maesano – Da allora ci occupiamo del nostro paese. Per questo è necessario dare continuità. Abbiamo tante cose da portare a termine (lungomare, borgo, piazza Ruffo. Per questo ricandidarsi è un obbligo morale e amministrativo nell’indole del nostro movimento».

In attesa di capire chi saranno in contendenti dell’area di centrodestra, Maesano non sembra preoccupato e guarda al futuro con ottimismo. «Bovalino ha bisogno di idee – sostiene – non di persone che si candidano per rappresentarlo. Le candidature vengono dopo. Non voglio lanciare messaggi ai miei avversari, ma solo alla mia comunità, dobbiamo puntare ad avere una continuità politica. Questa è l’unica amministrazione che lascia il paese in una condizione migliore di quella ereditata».