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giovedì 5 gennaio 2023 | 21:34
Economia e Lavoro

Terza età - Le opportunità della Silver Economy: la Calabria come nuova Florida d’Europa - Notizie

VIDEO | Dibattito promosso a Cosenza dall'Associazione per lo Sviluppo del Mediterraneo. Gli ultracinquantenni generano ricchezza per ottomila miliardi di dollari. Simona Loizzo: «Creare le condizioni per intercettarne un segmento» 

di Salvatore Bruno

Con ottomila miliardi di dollari la ricchezza generata dagli ultracinquantenni rappresenta la terza economia del mondo, dietro soltanto a Stati Uniti e Cina.

Ampia capacità di spesa

Questo spaccato della società globale può contare su capacità di spesa, tempo libero e volontà di garantirsi la migliore qualità di vita possibile. La sfida per la Calabria è riuscire ad intercettare un segmento di questi flussi, diventare luogo attrattivo offrendo fiscalità di vantaggio e servizi dedicati in aggiunta alle favorevoli condizioni climatiche. Per iniziativa di Aismed, l'Associazione per lo Sviluppo dell'area Mediterranea, di Silver Economy si è parlato a Cosenza, mettendo sul tavolo le proposte anche di natura legislativa per trasformare la Calabria nella nuova Florida.

Semiresidenzialità strutturale

Salute, generi alimentari, arredamento e domotica, viaggi i comparti di maggiore interesse per gli ultracinquantenni. Non si tratta di semplice turismo ma di puntare su una semiresidenzialità strutturale, seguendo l'esempio di altre regioni anche europee come il Portogallo. Ai lavori moderati da Mario Campanella ed introdotti da Ninni Urso di Aismed, che ha posto l'accento «sulla necessità di dare vita a una stagione nuova per la Calabria che intercetti l'offerta della terza età» sono tra gli altri intervenuti Franco Bruno, già parlamentare per tre legislature, la deputata della Lega Simona Loizzo e l'economista sociale Katia Stancato.

Guardando in prospettiva

Questo primo appuntamento, a cui ne seguiranno altri, ha posto le basi per la costruzione degli elementi normativi e strutturali propedeutici a rendere la Calabria uno dei territori ambiti, con benefiche ricadute in termini di sviluppo e di incremento del Pil. In prospettiva si lavora ad una proposta di legge nazionale ed al coinvolgimento del governo regionale.