Un vecchio progetto torna d’attualità. Nel 2016 era partito l'iter burocratico ma poi non se ne fece nulla. Scarcella: «Da parte i campanilismi, favorevoli a infrastrutture che portano ricchezza». Ranuccio: «Contribuirebbe a far crescere il turismo»
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Un sogno per molti, un'idea che riecheggia da tanti anni, la realizzazione di un ponte per unire il lungomare di Gioia Tauro e Palmi.
Si tratta di un vecchio progetto sempre in voga e mai compiuto. Nel 2016, quando a Gioia Tauro governava Giuseppe Pedà e a Palmi Giovanni Barone, trovato un accordo, si era presentata la domanda alla città metropolitana che gestiva i “Patti per il Sud” per un finanziamento di 4.5 milioni di euro. Avviato l'iter burocratico amministrativo, i lavori dovevano essere cantierizzati entro il 2017. Ma anche a causa della “caduta” di Pedà che fu sfiduciato, poi non se ne fece più nulla.
Entrambe le città, nel frattempo, stanno investendo per riqualificare i tratti di litorale ricadenti nei propri territori comunali. Ma quel collegamento, per superare la foce del fiume Petrace, è sempre rimasto nei desideri di molti. Potrebbe rappresentare un'opera pubblica strategica di sviluppo e crescita ad ampio raggio, per la Costa Viola e i suoi dintorni. Prestando attenzione a preservare le bellezze naturali della zona, potrebbe diventare un'attrattiva per residenti e turisti, una fonte di lavoro e ricchezza, una congiunzione, una collaborazione tra città vicine, oltre le rivalità.
Per conoscerne i punti di vista, abbiamo contattato i sindaci di Gioia Tauro, Simona Scarcella, e di Palmi, Giuseppe Ranuccio.
«Ritengo che progettare, prevedere, pensare, ad un collegamento tra i due lungomari sia un'ottima idea, oltre i campanilismi che hanno frenato lo sviluppo nel passato – ha dichiarato Simona Scarcella -. Abbiamo una costa straordinaria, sulla quale stiamo puntando tanto. Un ottimo lavoro lo sta facendo anche Palmi. Pertanto, sono convinta che ci siano tutti i presupposti per realizzare un’altra infrastruttura, nuova, bellissima, fruibile dai turisti e che risponda a quelle che poi sono delle esigenze del territorio, perché molte persone dalla Tonnara di Palmi si recano a Gioia Tauro, così come molte persone di Gioia Tauro amano visitare posti molto belli della Tonnara di Palmi. Costruire infrastrutture nuove significa realizzare la crescita del paese e noi siamo sempre a favore di tutti quei miglioramenti di carattere strutturale che portano ricchezza per il territorio».
Cooperazione è stata garantita anche dal primo cittadino di Palmi, che ha espresso un parere più che favorevole. «Da parte nostra massima apertura. Saremmo d'accordo, si può lavorare per una programmazione comune - ha affermato Giuseppe Ranuccio-. Riteniamo che potrebbe trattarsi di un'infrastruttura positiva per unire le due città. Genererebbe progresso. Contribuirebbe a sviluppare l'offerta turistica, economia e commerciale, e migliorerebbe l'aspetto paesaggistico. Dispiace che l’intervento, proposto già in passato, poi non si è realizzato».