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venerdì 13 gennaio 2023 | 08:30
Attualità

Università - Facoltà di Medicina, l’abolizione del numero chiuso al vaglio di un gruppo di lavoro istituito dal ministero - Notizie

La commissione di esperti dovrà esaminare e approfondire le criticità afferenti alla carenza di medici e professionisti sanitari nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, misurare l'entità del fenomeno e individuare le cause e le possibili soluzioni

di Redazione

Eugenio Gaudio, ordinario alla Sapienza

Il cosentino Eugenio Gaudio, docente ordinario alla Sapienza di Roma, ateneo in cui negli anni scorsi ha rivestito la carica di rettore, presiederà il gruppo di lavoro istituito dal ministero dell'Università per valutare il superamento del numero chiusi attualmente in vigore nelle facoltà di Medicina. A darne notizia è stato il ministro Annamaria Bernini.

La commissione di esperti dovrà esaminare e approfondire le criticità afferenti alla carenza di medici e professionisti sanitari nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, misurare l'entità del fenomeno e individuare le cause e le possibili soluzioni, con particolare riferimento alla necessità di garantire un acceso sostenibile alle professioni sanitarie. Il gruppo di lavoro vede il coinvolgimento anche del ministero della Salute e della Conferenza delle Regioni.

«Oggi, partendo dal nuovo fabbisogno effettivo di medici e sanitari, abbiamo la necessità di adeguare le capacità e l'offerta potenziale del sistema universitario. Con la collaborazione di tutti vogliamo, entro il primo trimestre di quest'anno, offrire una prima risposta per definire un programma di accesso alla facoltà di Medicina ragionato ed efficace ».

Questo il commento del ministro Bernini che ha aggiunto: «Siamo aperti al confronto, alla valutazione di ogni tipo di esperienza, comprese quelle estere, ad un dialogo costruttivo che ci faccia uscire dall'attuale immobilismo e ci proietti in un domani che abbia al centro la persona, la sua cura ma anche la sua autodeterminazione. La Commissione dovrà fornire proposte al ministro entro la primavera».