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mercoledì 18 settembre 2019 | 15:16
Italia Mondo

Salvini accetta il duello Tv - con Renzi da Bruno Vespa: «Ci sto» - Notizie

Il leader della Lega ha detto Sì alla sfida lanciata dall’ex premier. Intanto si scopre che il sito del nuovo partito renziano, Italia Viva, era stato registrato prima della nascita del Conte bis

di Redazione

Matteo Salvini, Bruno Vespa e Matteo Renzi

"Ok". Matteo Salvini lo ha scritto a Bruno Vespa accettando il duello Tv con Matteo Renzi che, nella registrazione di Porta a Porta, aveva sfidato il leader della Lega a un confronto televisivo.Il leader della Lega, nel corso della giornata, ha fatto più volte riferimento all'uscita di Renzi dal Pd. «Da Renzi non aspetto pudore e dignità e onore. Sciascia come li definiva? Uomini, ominicchi, quaquaraqua, lascio a voi. Ma non mi interessa Renzi», ha detto Salvini in diretta Facebook. «Renzi, la Boschi, i renziani vanno alla Leopolda, raccolgono tanti soldi, buon per loro. Però gli lascio i soldi, i ministeri e mi tengo la mia dignità», ha aggiunto, prima di attaccare ancora: «Ditemi se è normale uno che ha votato la fiducia a un governo abusivo e il giorno dopo il giuramento dei sottosegretari fa la scissione. Renzi è riuscito a fregare Conte, Zingaretti, Di Maio. Pensavano di star tranquilli sulle loro poltrone e già volano gli schiaffoni».Insomma, la “terza Camera” del Parlamento, come viene definita la trasmissione dello storico giornalista Rai, promette di ospitare un faccia a faccia davvero infuocato.Intanto, si apprende che il sito internet che porta il nome della neonata formazione politica di Renzi - Italia Viva - è stato registrato oltre un mese fa. È quanto scrive il Foglio, secondo cui la registrazione del dominio risale, per l’esattezza, al 9 agosto, appena 24 ore dopo l’apertura della crisi di governo da parte di Salvini. Non è un mistero che il progetto di scissione dal Pd fosse in cantiere da tempo, ma questa sarebbe la conferma che Renzi aveva già deciso prima della nascita del governo Conte bis, il cui varo è stato fortemente caldeggiato proprio da Renzi.