Nazzareno torna a casa: la tartaruga salvata dai volontari riconquista il mare

Dopo mesi di cure per aver ingerito plastica e lenza in nylon l’esemplare di Caretta caretta tornerà nel suo habitat naturale grazie al personale del Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone

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di Redazione
20 agosto 2018
16:33

È un’altra bella storia a lieto fine, di passione e di speranza, quella che ci arriva da Brancaleone, dove sorge un piccolo ospedale in cui operosi e appassionati volontari si impegnano a curare pazienti molto speciali: le tartarughe marine. E così anche il paziente più grosso mai soccorso prima in 12 anni di attività, è finalmente guarito e sta per tornare a casa, in mare.


Nazzareno è un maschio adulto della specie Caretta caretta, un gigante di 90 chilogrammi di peso per 1,5 metri di lunghezza, soccorso a giugno in gravi condizioni nello Stretto di Messina, dopo aver ingerito plastica e lenza in nylon. Trovato in difficoltà e senza forze, galleggiava lasciandosi trasportare dalle correnti. Una volta soccorso dal personale (grazie al prezioso supporto della Guardia Costiera di Messina) ha ricevuto presso il Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone tutte le cure necessarie per liberarlo dalla plastica e dalla lenza in nylon che ne avevano occluso gran parte dell’intestino, e adesso è finalmente pronto a lasciare le vasche di ricovero che lo hanno ospitato per due lunghi mesi, e a salutare i volontari che con tanto impegno, passione e sacrificio si sono presi cura di lui in questo periodo.



Nazzareno è un esemplare molto importante poiché i maschi di queste dimensioni sono molto rari. In generale è sempre più difficile che le tartarughe marine raggiungano l’età adulta, poiché a causa della pesca e dell’inquinamento il tasso di mortalità prima che arrivino alla maturità sessuale per potersi riprodurre, è altissimo.


Durante il ricovero di Nazzareno i responsabili di Blue Conservancy, la Onlus che gestisce il Crtm Brancaleone, hanno deciso di lanciare l’ambizioso progetto “Un Gps per Nazzareno”, attraverso il quale aprire una raccolta fondi finalizzata all’installazione di un Gps sulla tartaruga e al successivo monitoraggio degli spostamenti che farà una volta rilasciato in mare. Sarà ancora possibile contribuire alla raccolta fondi direttamente sul sito www.crtmbrancaleone.it con una donazione libera oppure adottando a distanza Nazzareno.


«Monitorare gli spostamenti di Nazzareno fornirà dati importantissimi alla ricerca finalizzata alla tutela e salvaguardia della sua specie. Nonostante i progetti di salvaguardia abbiano permesso di raggiungere importanti risultati negli ultimi anni, sono ancora molti i dati che non si conoscono su questi animali. Ad esempio dove si riproducano o quali siano le aree più importanti di alimentazione» riferisce Filippo Armonio, presidente di Blue Conservancy Onlus e responsabile del Crtm Brancaleone.


Nazzareno tornerà a casa sabato 25 agosto 2018 presso il Lido Solaria, sul Lungomare di Brancaleone a partire dalle ore 10.30. Il rilascio avverrà intorno alle ore 11:30, ma già a partire dalle ore 10.30 in spiaggia saranno presenti i volontari con un info-point per conoscere la storia di Nazzareno, materiale informativo, gadget, t-shirt, sorprese per i bambini e tanto altro.

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