Nessun rimpianto

Accoglienza migranti, Mimmo Lucano: «Rifarei tutto. Riace è diventata un modello»

L'ex sindaco tra i premiati in un'iniziativa culturale in Puglia: «Mai detto di no a nessuno. Il mio borgo vive e immagina un mondo senza muri»

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di Ilario  Balì
30 settembre 2022
23:00

«Rifarei tutto quello che ho fatto, in maniera istintiva e senza strategie o pregiudizi». Così l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, premiato a Laterza, in provincia di Taranto, nell’ambito della rassegna culturale “Amico Rom”. Intervenuto in video, il già primo cittadino famoso in tutto il mondo ha raccontato la sua esperienza nell’accoglienza ai migranti, a un anno esatto dalla condanna in primo grado inflitta dal tribunale di Locri a 13 anni di reclusione.

«A Riace arrivavano tanti rifugiati con gli sbarchi, segnalati da Ministero e Prefettura, e come sindaco non ho mai detto di no a nessuno – ha spiegato Lucano - Avevo capito che non era un problema di ordine pubblico o di emergenza, perchè paesi come il mio destinati all’oblio sociale rifiorivano. Ed è stato quello che è successo. Sono orgoglioso di appartenere ad un borgo rurale dove alle case non c'è la chiave. Perché la chiave è il simbolo della chiusura, del limite e del confine. Il mio borgo vive e immagina un mondo senza muri».


«Ho sempre pensato che la politica non possa venire meno a quella che è la sua mission – ha concluso Lucano - non può avere solo la funzione di essere selettiva, per giudicare chi deve o chi non deve rimanere. Riace è diventata un’icona mondiale per questo modello legato alla spontaneità dell’accoglienza non solo istituzionale, ma di comunità».

Giornalista
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